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Massimo Romano
CAMPOBASSO _  La Regione Molise, con delibera di giunta n. 469 del 26 luglio 2012, ha affidato una consulenza esterna per studiare l’indebitamento regionale che ammonta, lo ricordiamo, ad oltre 300 Milioni di euro, tra prestiti obbligazionari, mutui e derivati. Massimo Romano, leader di Costruire Democrazia, tuona contro il provvedimento della Giunta che rappresenta l’ennesimo esborso di denaro pubblico e l’ennesimo esempio di completa inefficienza dell’amministrazione regionale.

La consulenza, infatti, si sarebbe resa necessaria in quanto tra i dipendenti regionali non vi sarebbero competenze specialistiche in materia di derivati. Ad affermarlo è proprio il dirigente del servizio Bilancio, assunto dall’esterno lo scorso anno (DGR n. 465/2011) e che nel proprio curriculum incredibilmente vanta esclusivamente esperienze non già nel settore della contabilità pubblica maturata presso altri enti pubblici bensì proprio quella nel campo finanziario dei derivati. Massimo Romano non ci sta a questo ennesimo scempio e presenta, nonostante sia pieno agosto, una mozione per la revoca del provvedimento in cui si chiede anche di risolvere il contratto con il dirigente e di trasmettere gli atti alla Procura della Corte dei Conti.

Sul suo curriculum sciorina una serie di sorprendenti esperienze nel “competitivo settore finanziario della City di Londra” (wow!) in materia di derivati finanziari e poi se la squaglia al momento di dimostrarlo, addirittura scrivendo di suo pugno che “tali analisi necessitano di competenze altamente specialistiche che di fatto non risultano rinvenibili tra il personale dipendente dell’Ente” e che dunque “si reputa indispensabile individuare una struttura esterna”. E la Giunta invece di rimuoverlo all’istante lo asseconda! Che ce lo teniamo a fare un dirigente che ammette di non essere competente smentendo il suo altisonante curriculum (che sembrerebbe non fosse neppure firmato). Siamo alla follia!” – afferma Massimo Romano, consigliere regionale di Costruire Democrazia.

“La Regione spende dei soldi per l’ennesima consulenza esterna per studiare il buco di oltre 300 Milioni che essa stessa ha prodotto tra mutui, obbligazioni e derivati. Già questo basterebbe per chiamare il 118! Ma dopo il danno la beffa! Perché a proporre alla Giunta di affidarsi a consulenti esterni ( e dunque non ad uno dei dipendenti regionali) è proprio il dirigente del bilancio, che è egli stesso un esterno! E che paradossalmente vanta, tra i propri titoli, esperienze nel settore dei derivati (visto che di esperienze in altri enti pubblici non c’è neanche l’ombra).

Insomma, una situazione che sarebbe quasi comica se non fosse vergognosa!” “Ho presentato – conclude Romano – una mozione per la revoca del provvedimento, per chiedere di risolvere il contratto dirigenziale con il dirigente bilancio e per trasmettere la delibera alla Procura regionale della Corte dei Conti per l’accertamento dei danni erariali. Non è tollerabile che i cittadini debbano pagare questa ennesima inefficienza della politica e dell’amministrazione. Parliamo di un indebitamento di oltre 300 Milioni di euro, escludendo da questa cifra il disavanzo sanitario!”

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4 Commenti

  1. romano
    inefficienza della politica???? mi sembra che romano faccia politica, ci campa con la politica e che non disdegna la politica. chi ha dato l’icarico e cho lo ha avallato ha sbagliato, ma non per questo è la politica che non va, sono gli uomini che sfruttano la politica per tornaconto personale. del resto anche romano fa la stessa cosa in qualche modo. grazie al suo ruolo di consigleire regionale, quindi piolitico, si fa pubblicità ovunque. grazie al suo status tutti gli pubblicano tutto e gli danno spazio. se non fosse politico eletto, nessuno se lo filerebbe. però chiedo una cosa: a bojano che succede con il fotovoltaico e l’eolico? e a campomarino sempre per la stessa cosa?

  2. si, W romano –
    Ci vuole tanto per capire che è il politico più intelligente e sensibile che offre il convento.
    infatti, dov’è Frattura? dov’è D’Ascanio? Dove sono tutti i politici pronti a scendere in campo nelle varie primarie e secondarie per la carica di Presidente. Sono al mare o in montagna, a godersi gli stipendioni. Di fronte ai problemi quotidiani, quelli dell’impegno costante e continuo, lì non li vedi e non li senti. Meno male che qualcuno c’è. E se questo si chiama Romano che problema c’è se fa il politico, bisogna scegliere fra i politici. Quello buono e quello cattivo. Perchè se facciamo un discorso qualunquista come quello che mi precede, allora vuol dire che le cose non le cambieremmo mai.