
Detta pratica, peraltro disposta da norme di Legge, consente infatti alle Strutture Sanitarie pubbliche di acquistare i farmaci direttamente presso le Case Farmaceutiche con un forte sconto sui prezzi ufficiali. A seguire, lo stesso Ente regionale affida alle farmacie (pubbliche e private convenzionate) la distribuzione dei prodotti, riconoscendo loro un compenso. Questa procedura è stata di fatto disattesa per le annualità 2005-2008: alcuni farmaci della categoria PH-T sono stati acquistati a mezzo canali ordinari, utilizzando la normale filiera e non usufruendo, quindi, dei previsti sconti.
Una prassi anomala, derivante da mancata vigilanza sulle procedure di rifornimento, con particolare riguardo all’acquisto ed alla distribuzione. Questi gli esiti investigativi connessi, si sottolinea, solo ad alcuni dei farmaci rientranti nella specifica categoria PH-T. I Militari, infatti, hanno anche proceduto ad attento monitoraggio di un altro aspetto strettamente connesso alle indagini: la stima del mancato risparmio conseguito dall’Ente pubblico, qualora lo stesso avesse adottato la prevista procedura “per conto” per tutti i farmaci rientranti nella citata categoria PH-T. Ebbene, il mancato risparmio stimato dai Finanzieri è risultato pari ad Euro 4.381.728,41.
L’importo così quantificato, è stato sottoposto all’attenzione della Magistratura Contabile ai fini di ogni ulteriore valutazione di competenza. Risponderà dei fatti un dirigente regionale, all’uopo segnalato alla citata Autorità.