SAN GIACOMO – La nuova scuola di San Giacomo degli Schiavoni sarà realizzata vicino a quella esistente ma chiusa da diversi anni per motivi di sicurezza. Il consiglio comunale del paese, ieri sera, ha approvato il progetto preliminare, con l’astensione della minoranza, del nuovo edificio che sarà realizzato sulla base e nel rispetto delle nuove normative antisismiche. I fondi stanziati complessivamente ammontano a 750 mila euro di cui 600 mila euro stanziati dalla Regione Molise e 150 mila dal Provveditorato alle opere pubbliche. È previsto per la fine dell’anno l’avvio dei lavori da parte dell’impresa De Curtis di Guglionesi. L’appalto è stato assegnato dal Comune del paese lo scorso 6 dicembre.
Il neo sindaco Costanzo Della Porta dal momento dell’inserimento ad oggi ha lavorato per salvare i fondi, in scadenza. “Siamo orgogliosi del risultato raggiunto oggi – ha commentato – perché entro il 30 di giugno abbiamo lavorato come pazzi per salvare l’intero finanziamento e ci siamo riusciti. Il vecchio edificio, chiuso per ragioni legate alla normativa antincendio, sarà ristrutturato e donato alla comunità di San Giacomo per le attività sociali più disparate. Con la scuola abbiamo dato da subito una risposta importante al paese ed ora procederemo a risolvere i problemi di viabilità esistenti, quelli inerenti la pubblica illuminazione ed il cimitero”.
Rino Menna, consigliere di minoranza: “Ieri in consiglio sono stato chiaro dicendo che abbiamo ereditato una situazione scomoda per tutti…e hanno pagato i bambini e chi ci lavora…mi è stato risposto che il passato non importa ma conta l’oggi. Mi sono astenuto specificando con la minoranza che vogliamo in ogni caso una soluzione per la scuola, purché si esca dalla situazione attuale. A me sta bene anche questa soluzione… fermo restando di prendere visione e saperne qualcosa in piú nei futuri passaggi sulla scuola”.
Sulla raccolta differenziata, gestita dalla Tekneko per l’Unione dei Comuni del Basso Biferno, il cui appalto è in scadenza alla fine dell’anno, Della Porta sta valutando la possibilità di effettuarla con gli operatori comunali del paese, in autonomia.
