“Le mie proposte – dichiara il Parlamentare di Partecipazione Democratica – miravano a far sì che nella ripartizione delle risorse destinate al finanziamento della sanità regionale venissero presi in considerazione parametri riferibili a condizioni di disagio territoriale – con particolare riguardo alle realtà insulari o alla presenza di zone montane – nonché di sottodimensionamento demografico, vale a dire con una popolazione inferiore al milione di abitanti E’ stato dunque tradito quello che doveva essere uno dei cardini del federalismo fiscale, cioè il principio di solidarietà e ciò a dispetto dei precisi impegni assunti precedentemente da questo Governo e da questa maggioranza. Con la bocciatura degli emendamenti è stato infatti azzerato quanto espressamente disposto, per le Regioni di ridotte dimensioni demografiche, dall’art. 9, comma 3, della legge 42 del 2009, che ha dettato le regole generali della riforma federalista.
Come pure è stato completamente ignorato l’Ordine del Giorno del Senato G9.100, accolto dal Governo nella seduta del 24.4.2009, che ai fini della ripartizione del fondo perequativo regionale impegnava l’esecutivo a tener conto delle caratteristiche territoriali, demografiche, sociali e produttive delle Regioni con popolazione al di sotto di una determinata soglia. “Una vera e propria congiura nei confronti delle regioni più deboli ha condotto a questa sconfitta, ma la guerra su questo fronte continuerà – assicura Astore – e coloro che hanno tradito le aspettative dei cittadini molisani dovranno assumersene la piena responsabilità”.