Il Depuratore al Porto TermoliCAMPOBASSO – Proseguono gli incontri tra la struttura dell’Assessorato regionale  ai LL.PP. e le aggregazioni di Comuni Pisu, Pai e Pit, nate per la suddivisione dei fondi Fesr e Fsc in materia di perdite idriche e depuratori.  Ieri è stata la volta del Pisu di Venafro, che coinvolge anche i Comuni di Pozzilli, Conca Casale e Sesto Campano, e del Pisu di Termoli, entrambi destinatari di fondi FSC.

In particolare, per quanto riguarda Termoli, che ha a disposizione 685.000 euro per i depuratori e oltre 1.200.000 euro per il servizio idrico, si è discusso dell’ipotesi di delocalizzazione del depuratore dal porto cittadino, la cui area andrebbe riqualificata con altre opere, in zona Pantano Basso. Mentre, per quel che riguarda l’idrico, i fondi andrebbero destinati alla sistemazione del servizio complessivo.

Il Pisu di Venafro  ha invece a disposizione 1.480.000 euro per il recupero delle perdite del servizio idrico e 800.000 euro per i depuratori. Di questi 800.000, 600.000 andrebbero destinati, secondo quanto già ipotizzato, alla realizzazione di un impianto di depurazione a servizio della frazione Ceppagna.  Per entrambe le aggregazioni dei Comuni, sono previsti incontri successivi  per la definizione degli altri punti rimasti ancora in sospeso.

L’obiettivo delle riunioni che l’assessore Nagni ha calendarizzato con tutte le aggregazioni costituite è quello di rivedere, insieme ai tecnici dei Comuni ed insieme ai tecnici della struttura regionale, le richieste già avanzate dagli enti locali intervenendo con una rimodulazione laddove esistano incongruenze con i parametri fissati dal finanziamento originario.

«Occorre ottimizzare l’opportunità dei fondi Fsc», ha dichiarato l’assessore Nagni. «I Comuni  avranno ora il compito di individuare con precisione quanto e come spendere per fognature e depurazione e quanto e come spendere per il servizio idrico. Ma dovranno farlo in fretta, l’obiettivo deve essere, infatti, quello di chiudere velocemente questa prima fase per poter avviare, subito dopo, la procedura per l’ottenimento del finanziamento».

«Un finanziamento – ha precisato l’assessore –  che, spalmato sulle varie aree, non rappresenta certo un investimento faraonico ma è pur sempre un buon punto di partenza. In futuro, ovviamente,  cercheremo di incrementare gli investimenti da destinare ai depuratori e al servizio idrico, tenendo sempre ben presente, per quest’ultimo, la necessità di rivoluzionare l’intero sistema che dovrà essere non più a carico dei Comuni ma  a carico di una struttura in grado di provvedere all’intero ciclo dell’acqua, dalla captazione, al monitoraggio,  alla distribuzione».

Il Sindaco di Termoli Antonio Di Brino, riguardo i lavori attualmente in corso al porto di Termoli (rotonda, isola ecologica e restyling della scala a chiocciola) e sullo spostamento dell’impianto di depurazione, ha dichiarato : “Per il resto il porto dopo trenta anni torna ad essere un cantiere aperto per migliorarla e dargli un identità. A breve toccherà al depuratore e il mio sogno è destinare quella struttura a Museo del mare.”

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