NotarangeloVLARINO – Credo che sempre più sia avvertita la necessità di sinistra in Italia. I recenti avvenimenti oggetto di cronaca, che riguardano la vita politica della nostra nazione, dei quali la vicenda Azzollini è solo l’ultimo esempio, sono là a dimostrare quando si va scrivendo. Questa necessità richiede l’impegno di tutti coloro per creare una vasta associazione, che parta dalle necessità del popolo, di rinascita della sinistra. La situazione attuale della sinistra è quella della riduzione ad un residuo elettorale, ridotta al silenzio parlamentare, con la modesta rappresentanza parlamentare di Sel e dell’abnorme dilatazione parlamentare, a causa di una legge antidemocratica, di un partito come il Pd che di sinistra ha solo l’occupazione delle sedie nell’emiciclo parlamentare. 

E’ una necessità dell’intero paese e della democrazia la ricostruzione in Italia di una sinistra politica dalle solide fondamenta sociali, ideali e morali, capace di mostrare attitudine al governo e di provare con la propria azione collettiva e con i comportamenti dei propri militanti e dirigenti la fedeltà ai principi che dichiara di voler seguire. Non si tratta di ripercorrere strade del passato, ma di pensare e proporre un’idea di sviluppo dei fenomeni economici e sociali mirati al miglioramento della qualità della vita della società. In questo senso fanno ben sperare alcuni “sommovimenti” nel panorama politico: la proposta di Landini di creare attraverso la Coalizione Sociale un cantiere della sinistra, la disponibilità di Vendola a sciogliere SEL, il distaccarsi dal PD di rappresentanti della parte più a sinistra come Fassina o, infine, la nascita del movimento “Possibile” di Civati. 

Sommovimenti da analizzare però quali sintomi di una necessità e non soluzione del problema. Bisognerà, infatti, superare l’orizzonte ristretto delle varie anime della sinistra che, malgrado i risultati fallimentari costantemente ottenuti negli ultimi lustri, continua a restare chiusa in gruppi e sottogruppi che non hanno alcuna possibilità di realizzare l’obiettivo della sua ricostruzione. Per questo la nuova sinistra dovrebbe guardare a quelle forze presenti nella società attuale che potenzialmente possono costituire la base materiale di un nuovo blocco egemonico (disoccupati, neet, pensionati meno abbienti, migranti, precari) coinvolgendo nella nuova costruzione i singoli senza, tuttavia, rifiutare l’apporto dei gruppi, dei movimenti e dei partitini che compongono la galassia della sinistra italiana. Un percorso lungo ma dal quale nessuno può sentirsi esonerato.
 
In Molise i simpatizzanti, militanti, dirigenti ed amministratori che si rifanno ai valori della sinistra sociale dovrebbero tornare a dialogare. Si potrebbe costituire un’ Associazione per la Sinistra Molisana ed un Forum Permanente della Sinistra Molisana quali luoghi di lavoro diretti alla realizzazione del progetto di rinascita della sinistra. E’ necessario che anche in Molise la sinistra avvii il processo di ricomposizione delineato a livello nazionale da Vendola e da Landini. E’ necessaria la nascita di una sinistra sociale per il Molise.

Vincenzo Notarangelo 

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