TERMOLI _ Il progetto di una diga foranea come potenziamento del porto per permettere l’attracco di navi da crociere, l’approdo di imbarcazioni commerciali e l’incremento del traffico turistico con la Croazia si può fare. Anzi, Termoli è considerato dalle società di navigazione del settore come: «il posto ideale».

La conferma è giunta da un’importante azienda veneta che ieri ha contattato l’imprenditrice termolese Carmela Barile Mascilongo, in prima linea insieme agli altri operatori dello scalo marittimo locale nella battaglia intrapresa per il miglioramento della struttura, ormai abbandonata a se stessa. I consulenti di tale società hanno invitato la donna ed altri operatori portuali a Venezia dove ha sede la ditta per apprendere in dettaglio la possibile realizzazione del progetto.

La Mascilongo, a dir poco entusiasta del risultato raggiunto, ha intenzione di discutere degli sviluppi della vicenda direttamente con il Presidente della Regione Molise Michele Iorio e di partire alla volta del Nord Italia con alcuni dirigenti regionali per poter mettere a punto in tempi non troppo lunghi una possibile strategia di sviluppo dell’intero scalo.

«Con la diga foranea – ha spiegato la Mascilongo – l’attuale assetto dello scalo non sarà modificato ed i Cantieri Navali potranno restare sulla banchina. L’opera verrebbe creata alle spalle del muro paraonde dove la profondità del mare raggiunge i 20 metri ed è possibile, a questo punto, ospitare l’attracco di grosse imbarcazioni turistiche e commerciali. E’ arrivato il momento di dare una svolta a questo porto». In altre città tali strutture rappresentano una grossa fonte di reddito mentre a Termoli tutto sta morendo.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa