
TERMOLI – Il progetto di spostamento della stazione di Termoli verso Campomarino presentato dal Comune di Termoli a Roma presso il Ministero competente, non trova pieno consenso in città. I residenti sono spaccati tra favorevoli e contrari ed anche il centro sinistra cittadino non si trova completamente concorde con il primo cittadino. A contestare il trasferimento dello scalo ferroviario, in particolare, è Sebastiano Di Campli, esponente del Partito Democratico.
“L’osservazione da fare è che lo spostamento della sola stazione senza il contestuale trasferimento dei binari da tutto il territorio urbanizzato, dal litorale nord e dal litorale sud è solo una perdita secca per il comune di Termoli poiché alla mancata presenza di un servizio importante come la stazione non consegue la contestuale rimozione di strada ferrata nel suo attuale percorso. Anzi è previsto un raddoppio. Tale situazione resta, di fatto, un ostacolo allo sviluppo, turistico e non della città”.

Di Campli oltre ad alzare il tono dei contrari, propone un’alternativa: la copertura della strada ferrata nella tratta Termoli sud (Rio Vivo) al Parco Comunale fino al cavalcavia nord -Via Duca Degli Abruzzi e destinare il solaio della futura galleria a pubblico parcheggio. “In questo caso otterremmo il triplice beneficio di conservare la stazione ferroviaria in una posizione invidiabile, centralissima e vicinissima al mare, eliminare l’impatto acustico prodotto dai treni che transitano in centro città ed ottenere un numero elevatissimo di posti auto in centro”.
A Termoli l’argomento è al centro di una sorta di dibattito pubblico tra i favorevoli al decentramento così come è avvenuto per la stazione di Vasto “traslocata” nella marina, ed oppositori a cui non piace la tipologia di intervento.