Galan, nel corso dell’incontro in Commissione Agricoltura, ha avanzato una serie di proposte tra cui la proroga del piano triennale per la pesca, l’utilizzo della cassa integrazione in deroga e il ricorso al Fondo Europeo per la Pesca (FEP). “Le marinerie erano già in forti difficoltà – interviene l’on Di Giuseppe nel corso dell’audizione con il Ministro – ora, con l’entrata in vigore dal 1° Giugno delle nuove norme comunitarie sulla pesca nel Mediterraneo, hanno subito un nuovo colpo. Occorre agire con grande senso di responsabilità ed offrire soluzioni. La strada delle deroghe non è più praticabile e anche il Ministro ne è consapevole.
Quando gli allevatori furono in difficoltà per le quote latte, il Governo ricorse ai Fondi Fas per arginare il disagio economico degli imprenditori, disagio che era diventato anche un allarme sociale. L’ on. Di Giuseppe si è soffermata poi sulla questione del fermo biologico: “era stato proposto, dopo la soluzione ponte del 2009, un fermo biologico diversificato per zone marittime, che rispettasse la biodiversità marina, che salvaguardasse le esigenze eco-biologiche del m are, ma che allo stesso tempo riuscisse a coniugare le esigenze ecologiche con quelle economico-sociali.
E’ il caso di potenziare i fondi destinati alla cassa integrazione- conclude l’on Di Giuseppe – che va assolutamente prorogata fino al 31 Dicembre 2011 e di adottare misure di agevolazione fiscale e previdenziale (IRAP ed IRPEF). Sono necessarie una serie di misure di rilevanza socio-economica che siano in grado di dare sostegno concreto alle imprese ittiche, comprese quelle dedite al piccolo strascico. Non si può più tamponare né si può demolire il comparto; questo Governo deve farsi carico del rilancio del settore e a tal riguardo insieme al Partito Democratico, l’Italia dei Valori ha presentato una risoluzione sulla pesca in Commissione Agricoltura”.
Idv molise