CAMPOBASSO _ L’approvazione dello Statuto Regionale, così come è stato congeniato rappresenta l’ultimo regalo che l’attuale classe politica, dopo dieci anni di governo, ha deciso di farsi. Ha ragione il presidente della I Commissione, Antonino Molinaro, a dire che si tratti di un evento epocale, ma nel senso più negativo che si possa accostare a questo termine. Questa infatti rappresenta una delle fasi più vergognose della storia amministrativa della nostra regione.
La contraddizione tra il dire e il fare dei nostri politici è sotto gli occhi di tutti. E così, tra documenti nazionali sul contenimento dei costi della politica, l’ accordo firmato durante i tanto pubblicizzati Stati Generali dell’Economia di qualche mese fa (dove si stabiliva la riduzione del numero dei consiglieri) e il colpo gobbo messo a segno con l’approvazione di uno Statuto che, invece di contenere le spese, le amplifica enormemente, ci ritroviamo con 2 consiglieri in più del previsto, 8 assessori esterni e, con ogni probabilità, aumenterà anche il numero delle commissioni.
Che dire poi della figura del sottosegretario? Ma serve davvero in una regione come la nostra? Quali i vantaggi che potrebbe trarne la popolazione molisana? Ci chiediamo quale opinione possano farsi di tutto questo gli elettori messi di fronte all’aumento delle tasse per i cittadini da una parte e, dall’altra all’aumento dei privilegi per i politici? L’augurio che ci facciamo è che sia la peggiore possibile di fronte all’ennesimo atto di irresponsabilità di una casta che pensa soltanto al proprio benessere e alla possibilità di replicare all’infinito il suo potere. In realtà per il Molise non esiste affatto l’esigenza di aumentare il numero dei rappresentanti alla Regione.
Non c’è, dietro questa manovra, alcuna logica politica che tenga. Sarcasticamente possiamo dire, però, di ammirare il coraggio di alcuni a commentare con toni entusiastici l’approvazione di uno Statuto che è nettamente in controtendenza rispetto alle direttive del governo centrale che parlano di diminuzione del numero dei consiglieri regionali, provinciali e comunali. Chiediamo ai nostri amministratori perché il Molise debba sempre distinguersi in termini di negatività rispetto al resto d’Italia. Evidentemente abbiamo una naturale predisposizione a far ridere di noi, anche se qui, più che da ridere, ci sarebbe da piangere. Pierpaolo Nagni Segretario Regionale IdV Molise
Ho trovato sul sito della Regione Molise questa notizia
Varato il nuovo Statuto regionale in data 22.02.2011
Con ventuno voti favorevoli, due astenuti (Chieffo e Niro), due contrari (Natalini e Pangia), l’assenza dei Consiglieri Romagnuolo e Pallante e, al momento del voto, dei Consiglieri Bonomolo, Romano e Scarabeo, il Consiglio regionale del Molise, nel primo pomeriggio di oggi, ha approvato, in seconda lettura, il nuovo “Statuto della Regione Molise”.
A QUESTO PUNTO MI CHIEDO CHE DIFFERENZA C’E’ TRA CHI HA VOTATO FAVOREVOLMENTE E CHI SI E’ ASTENUTO O SI E’ ASSENTATO?
x tonino
carissimo….assolutamente nessuna differenza,anzi a questo punto io apprezzo di piu’ chi ci ha messo la faccia!Molto utile questa tua nota!Mi vien da chiedere al sig.Romano cosa ha da starnazzare che si vergogna di questo statuto se non ha avuto nemmeno la schiena dritta di alzare la mano per votare contro??stia almeno zitto!dobbiamo tutti ricordarci di queste cose quando saremo in cabina elettorale!!!!
Da un giornale-on line:
E’ stata depositata venerdì 25 febbraio dal segretario regionale del Pd Danilo Leva e dal suo vice Francesco Totaro, alla Presidenza del consiglio regionale del Molise, una mozione urgente per chiedere la calendarizzazione immediata della proposta di legge regionale numero 28 inerente alle “Nuove disposizioni sul trattamento indennitario dei Consiglieri regionali del Molise”. Questa proposta di legge prevede il taglio dell’indennità, del vitalizio e dei benefit connessi allo stato di consigliere regionale.
DOPO IL DANNO (VOTO FAVOREVOLE AL NUOVO STATUTO REGIONALE) LA BEFFA.
da un noto giornale on line:
«Il costo annuo di un solo consigliere regionale aggiunto nel nuovo statuto della regione Molise (da 30 a 32) sarebbe più che sufficiente a pagare lo stipendio di cinque medici di continuità assistenziale e a più di un infermiere per un anno. Ciò risolverebbe il problema del pronto soccorso di Termolo». E’ quanto affermato in un comunicato dal sindacato Fimmg settore continuità assistenziale. «E’ difficile – conclude – trovare giustificazione a tutto questo autometabolismo della politica molisana».
PENSO CHE QUESTA NOTIZIA SI COMMENTA DA SOLA.