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SbroccaAssenzeTERMOLI – ‘Scrivo da cittadina e da insegnante’. E no cara signora Stumpo, lei, candidato sindaco non può scrivere da semplice cittadina.
Chi meglio di lei conosce il valore della sua candidatura e le regole che si impongono quando ci si candida? se ha scelto di candidarsi vuol dire che ha fatto una scelta politica e non civica mentre fino a poco tempo fa faceva pseudo battaglie dicendosi apartitica e apolitica. Abbia quindi il coraggio di andare fino in fondo e ammetta che le parole che sta scrivendo, parole che ancora una volta non portano alcuna proposta concreta per Termoli ma solo livore e negatività, sono parole da candidata sindaco, attacchi politici mirati all’amministrazione che lei ha attaccato per cinque anni fingendo di non avere interessi politici.

Bene, sia chiaro per tutti che lei adesso parla e attacca da candidato sindaco, parla e attacca anche a nome delle persone che si sono candidate nella sua lista. Sia onesta sig.ra Stumpo, glielo chiedono i suoi elettori e glielo chiediamo noi per una campagna elettorale chiara.

Le rivolgo solo un paio di semplici precisazioni a quanto scrive da candidata sindaco:
1- le proposte di intitolazione di piazze e strade provengono agli organi competenti sempre da gruppi di cittadini e vengono accolte senza pregiudizi, o si vuole ergere lei a detentore della verità per discernere quali figure della storia o della società civile siano degne di merito per le intitolazioni. Inoltre Don Giussani e i cittadini del movimento Comunione e Liberazione rappresentano parte della popolazione di Termoli proprio come lei e in quanto tali, meritano rispetto proprio come lo meritano le persone che lei rappresenta in questo momento.

2 – le ricordo ancora una volta che i quesiti del referendum presentati alla commissione formata da membri votati anche dalla minoranza del Consiglio comunale, sono risultati sbagliati e mai ripresentati nella loro forma corretta. Peccato, avrebbe potuto partecipare al dibattito pubblico come hanno fatto tante associazioni e il progetto oggi avrebbe anche le modifiche che lei avrebbe proposto ma, se come temo non sarebbe arrivata alcuna idea progettuale da lei, avrebbe potuto far valere ai tavoli ‘l’opzione zero’ ovvero la possibilità di NON realizzare il progetto. Ma ha scelto di non partecipare e si sà, chi non partecipa attivamente poi non può lamentarsi.

Angelo Sbrocca

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