I Consiglieri di minoranza Marinucci e Paradisi
I Consiglieri di minoranza Marinucci e Paradisi

TERMOLI – Di fronte al crescente numero di famiglie in difficoltà economica a causa della perdita o della riduzione del lavoro i consiglieri Paolo Marinucci e Daniele Paradisi invitano il Sindaco e l’Amministrazione tutta a compiere concreti passi in avanti per sostenere quanti si trovano in tali situazioni. La proposta è semplice e allo stesso all’avanguardia: si tratta, infatti, di poter barattare il pagamento delle tasse comunali, o di parte di esse, con lo svolgimento da parte dei soggetti direttamente interessati, di lavori socialmente utili, di quei lavori, cioè, che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi di utilità collettiva. Il tutto può essere realizzato attraverso la stesura di un regolamento ad hoc da parte del Comune attraverso il quale disciplinare quali sono i criteri per beneficiare del “baratto”, quali le possibili aree di intervento dei lavori socialmente utili e quali le tasse che possono essere pagate con questi servizi.

Questo il testo della mozione:
“TASSE COMUNALI – BARATTO CON LAVORI SOCIALMENTE UTILI”.
Considerato che il peso delle tasse sta diventando una piaga molto forte per situazioni che fino a qualche tempo fa erano di assoluta normalità;- Il Comune è l’ente della pubblica amministrazione più prossimo ai cittadini; – Con un bilancio partecipativo e di centri sociali decentrati ci sarebbero soldi da non-spendere, quindi da guadagnare: è questo il lavoro sociale; – I lavori socialmente utili (LSU) che, nati come politica attiva del lavoro in Italia, sono basati sulla partecipazione ad iniziative di pubblica utilità limitate nel tempo per soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro; – Nel 2013, il 12,6% delle famiglie è in condizione di povertà relativa (per un totale di 3 milioni 230 mila) e il 7,9% lo è in termini assoluti (2 milioni 28 mila). Le persone in povertà relativa sono il 16,6% della popolazione (10 milioni 48 mila persone), quelle in povertà assoluta il 9,9% (6 milioni 20 mila); Fonte istat;

Sottolinetato che sono lavori socialmente utili tutte le attività che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi di utilità collettiva, mediante l’utilizzo di lavoratori in mobilità o in cassa integrazione guadagni straordinaria o in disoccupazione speciale oppure mediante il coinvolgimento in progetti di lavori socialmente utili di soggetti in cerca di prima occupazione o disoccupati; – La sentenza del Consiglio di Stato n. 3664/2007, ricalcando oramai una giurisprudenza costante ha sottolineato che: “le caratteristiche dei lavori socialmente utili non ne consentono la qualificazione come rapporto di impiego; e dò per la considerazione che il rapporto dei lavoratori socialmente utili trae origine da motivi assistenziali (rientrando nel quadro dei cosiddetti ammortizzatori sociali); e riguarda un impegno lavorativo certamente precario; non comporta la cancellazione dalle liste di collocamento; presenta caratteri del tutto peculiari quali l’occupazione per non più di ottanta ore mensili, il compenso orario uguale per tutti (sostitutivo della indennità di disoccupazione) versato dallo Stato e non dal datore di lavoro, la limitazione delle assicurazioni obbligatorie solo a quelle contro gli infortuni e le malattie professionali.”; – Il Comune per mantenere il livello dei servizi e creare opportunità di lavoro può organizzare il lavoro sociale. I fini sono evidenti, e sono quelli propri di un’amministrazione pubblica: restituire la città alla città e ai suoi abitanti;

Appurato che esiste ormai da svariati anni l’esperienza delle Banche del Tempo che hanno come obiettivi: promuovere scambi di prestazioni finalizzati alla soddisfazione sia di esigenze pratiche, sia di bisogni di arricchimento culturale e di allargamento delle relazioni sociali; facilitare la conciliazione dei tempi del lavoro retribuito con quelli del lavoro di cura familiare, valorizzare competenze e vocazioni che altrimenti rischierebbero di rimanere inespresse sostenendo così percorsi di rafforzamento dell’autostima personale; organizzare momenti e spazi di incontro, di comunicazione, di scambio intergenerazionale e interculturale; contribuire al superamento di condizioni di isolamento, solitudine,emarginazione culturale e sociale;

Visto che il decreto-legge n. 102/2013 identifica la situazione di “morosità incolpevole”, da intendersi come “la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare”, e cioè: “perdita di lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali;

Tutto ciò premesso e considerato il Consiglio Comunale di Termoli impegna il Sindaco e l’amministrazione Comunale:
– A valorizzare l’esperienza della Banca del Tempo a livello comunale;
– Ad attuare una politica di “baratto” tra il pagamento delle tasse e il lavoro socialmente utile anche mediante un regolamento comunale;
– Che il pagamento delle tasse sia riferito a situazioni simili a quelle espresse per la morosità incolpevole e comunque legate all’abitazione principale;
– Ad inserire tasse comunali come tasi, rette asili nido e affini, tarsu e altre tasse comunali nell’elenco delle tasse che possono essere pagate tramite un lavoro socialmente utile;
– A censire nei servizi che il Comune sostiene quali possono essere considerati “lavori socialmente utili” e a stabilire il rapporto economico tra un’ora di lavoro e la percentuale di tassa che rappresenta.

i Consiglieri Comunali di minoranza
Paolo Marinucci e Daniele Paradisi

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1 commento

  1. teoria
    Ottima proposta nelle intenzioni ma siamo sicuri che è realizzabile?
    Chi controllerà se i “soggetti direttamente interessati” dopo aver timbrato il cartellino si recheranno nei posti dove svolgere i lavori socialmente utili o se ne andranno in altre direzioni (ASREM docet).
    Altro lavoro per i NAS?
    Serve un tavolo tecnico per studiare la reale fattibilità della proposta con adeguato gettone di presenza per tutti coloro che parteciperanno, a vario titolo, al suddetto tavolo.