Ospedale San Timoteo di TermoliTERMOLI _ Da alcuni anni presso l’UOC di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Termoli, diretta dal dott. Michele Malerba, è attivo un Centro per la Terapia Chirurgica della Grande Obesità e delle Malattie Metaboliche (Diabete Mellito, Dislipidemie, Ipertensione arteriosa) associato alla SICOB ( Soc. It. Chir. Obesità) dove vengono eseguiti particolari interventi chirurgici per la guarigione definitiva del Diabete Mellito di tipo II. Si tratta di una nuova realtà terapeutica, alternativa a quella medico-farmacologica, che rappresenta un rivoluzionario passo avanti nella cura del Diabete Mellito, una delle malattie più devastanti, invalidanti e diffuse al mondo. Inoltre l’intervento chirurgico risolve anche il 100% dei problemi di colesterolo e trigliceridi e l’80% di quelli di ipertensione arteriosa.

“La nostra condotta – afferma il Direttore dell’UOC di Chirurgia Generale di Termoli Michele Malerbaè aderente allo studio pilota mondiale, del quale facciamo parte, che è appena iniziato e diretto in Italia dal Prof. Nicola Scopinaro padre mondiale della chirurgia dell’obesità. Infatti i brillanti risultati da noi raggiunti, indicano con chiarezza, in accordo con gli altri centri italiani ed internazionali, che la chirurgia rappresenta il primo strumento concreto per guarire definitivamente i pazienti affetti da diabete mellito tipo II, sia quei pazienti in sovrappeso o con obesità lieve che sono la maggior parte, sia quelli con obesità grave”. “La nostra casistica – continua Malerba – è composta da numerosi pazienti in sovrappeso e obesi affetti da Diabete tipo II, provenienti da ogni parte d’Italia che, sottoposti ad intervento chirurgico presso la nostra UOC di Chirurgia Generale, non fanno più uso di farmaci e neanche osservano alcuna dieta specifica per diabetici già dal giorno della dimissione ospedaliera. Precisamente nella maggior parte di tali pazienti già al primo controllo ambulatoriale, a distanza di 30-40 giorni dall’intervento, la glicemia risulta normale e praticamente tutti i pazienti a distanza di 3-4 mesi presentano valori glicemici normali”.

I dati , proprio per l’importanza dei risultati ottenuti e la loro rilevanza a livello scientifico confluiscono nel Registro Nazionale della Chirurgia del Diabete Mellito tipo II e dell’Obesità. Vi sono vari interventi chirurgici utilizzati per la terapia del Diabete mellito e fra questi, quello che garantisce il maggior successo è la Diversione Bilio-Pancreatica, uno degli interventi più diffusi per la cura dell’obesità, che così come spiega il Primario Chirurgo Michele Malerba determina la scomparsa del diabete nel 98-99% dei casi.
Il meccanismo d’azione dell’intervento è semplice: viene limitato il quotidiano assorbimento di grassi a circa 40 grammi al giorno, in modo da ottenere la forte riduzione o addirittura la scomparsa dei lipidi che infiltrano la cellula muscolare, la quale dunque è obbligata a tornare al glucosio come fonte energetica. Ciò porta al ripristino della normale sensibilità all’insulina e quindi alla risoluzione del diabete. Inoltre, l’intervento, oltre a ridurre l’azione tossica dei grassi sulla cellula beta (quella che produce l’insulina), provoca modificazioni nella produzione di alcuni ormoni gastrointestinali che hanno effetto benefico sulla funzione della beta cellula preziosa per il pancreas geneticamente compromesso nei diabetici. Quindi se ne deduce che la guarigione del diabete, a seguito di tale intervento chirurgico, non è dovuto ad un calo ponderale come semplicisticamente si potrebbe pensare, ma ad un meccanismo prevalentemente ormonale. A prova di ciò risulta che il suddetto intervento chirurgico viene eseguito anche in pazienti diabetici normopeso oppure in lieve sovrappeso cui determina la scomparsa del diabete senza comportare conseguentemente nessun calo ponderale”.

Dal punto di vista tecnico l’intervento di Diversione Bilio-Pancreatico consiste nell’eseguire una resezione della parte terminale dello stomaco con ricostruzione della continuità intestinale mediante la cosiddetta “ansa a Y”. Si creano così due vie: una, collegata allo stomaco, che è percorsa dagli alimenti, e un’altra, che fa seguito al duodeno, che conduce la secrezione bilio-pancreatica al punto di incontro con gli alimenti, a breve distanza dal colon. Questo provoca una limitazione della digestione e quindi dell’assorbimento dei grassi e dei farinacei, mentre gli alimenti che non contengono calorie e sono indispensabili per la vita e la buona salute (acqua, sali minerali, vitamine, proteine) continuano a essere quasi tutti normalmente assorbiti. Si possono utilizzare altri interventi chirurgici per la cura del diabete che però danno una risoluzione della malattia in una percentuale minore, tipo By-pass gastrico 75- 85% ed in misura ancora minore la Sleeve Gastrectomy 65-70% ed ancora minore la Gastroplastica Verticale ed il Bendaggio Gastrico 45-50%.

La chirurgia, a buon diritto, rappresenta oggi una nuova realtà terapeutica tale da dare una speranza per i due milioni e mezzo di pazienti diabetici in Italia che possono guarire con l’intervento chirurgico.

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