TERMOLI _ Non è la prima volta che intervisto dei musicisti,dai grandi del jazz alle band emergenti,eppure questa volta l’emozione è stata davvero autentica e sempre presente durante tutto il ‘colloquio’. Sto parlando del mio incontro con i The Casual’s, gruppo rock udinese formato da quattro ‘menti’ della musica: Gianni ‘Jana’ Rojatti, il chitarrista, Sonya, vocalist, Alessandro ‘Bobo’ al basso, ed Erik alla batteria. Formazione classica,semplice ed essenziale:la voce ed i tre strumenti che giocano tra di loro tesi a far diventare la poesia musica e sinestesia mirabile di mente e cuore. Esistono tante band sulla faccia della terra,eppure questa catalizza subito la nostra attenzione, già infatti a vedere una foto del gruppo se ne nota l’eccezionale e rarefatta suggestione,mentre l’atmosfera e l’emozione dal vivo sono di quelle destinate ad essere ‘per sempre’…Mi rendo conto infatti che non sono a contatto con una band qualsiasi,ma con la ‘Band’,il giovane gruppo rock emergente destinato a diventare un mito poichè formato da futuri ‘ grandi’ della musica,che vivono per essa, colorando di euforica serenità lo  spazio vitale con magiche ed indimenticabili note…quelle che accompagnano in maniera mirabile l’unica e superba voce di Sonya. Ognuno di loro raffinato ed abile con il proprio strumento e tutti tesi a formare un gruppo.I giochi infatti all’interno di una band sono la parte forse più difficile da gestire,ma i The Casual’s ci sembrano nella loro spontaneità uniti ed affiatati come non mai,conosciamoli allora più da vicino,nella loro quotidianità,nel loro semplice quanto raffinato e geniale modo di fare musica…Loro hanno accettato di incontrare l’anima della nostra città,il comune adriatico,Termoli,in occasione dell’uscita ufficiale del primo singolo’Come se’il 10 Maggio. Li abbiamo così intervistati,e quanto  segue è ciò che ci hanno detto…in altre parole… questa è la loro storia… in esclusiva per Termoli!


Sin da subito la cosa che più mi ha incuriosito è stato il nome del gruppo,come mai lo avete scelto?Ha un significato particolare,immagino,per voi;

Sonya-
Chiamarci The Casual’s fu un’idea del nostro bassista Bobo. Non c’era dietro alcun significato particolare.Ci piaceva molto come suonava.Sapeva un po’ da band inglese new wave di inizio anni ’80.Ed allora il nostro riferimento di suono era effettivamente quello.Poi The Casual’s è iniziata  a diventare una nostra personale,buffa interpretazione dell’espressione” a caso”.Ognuno di noi è abbastanza distratto e soprattutto a livello organizzativo non proprio efficientissimo…siamo artisti e fare le cose casualmente è-nostro malgrado-qualcosa che c’è capitato non di rado.

Come e quando è nata la vostra band?Quali erano prima i vostri percorsi individuali e come essi sono confluiti nei The Casual’s?

Sonya-
Nel 2001 cantavo con una band chiamata Euston che stava lavorando in Germania.Eravamo prodotti da Fabio Trentini produttore dei Guano Apes.Dopo aver registrato il primo demo io e il batterista ci trovammo senza bassista e chitarrista e mettemmo un’inserzione alla quale si presentarono Gianni e Bobo.Erano due personaggi assolutamente incredibili:totalmente stralunati ed ispirati.Rimasi subito conquistata dal loro piglio e dalla loro purezza rock.Entrarono nella band e dopo un anno nel quale continuammo a lavorare con questa formazione,scrivendo e registrando molti pezzi,anche il batterista lasciò il progetto:così Gianni e Bobo coinvolsero Erik,loro amico di vecchia data e batterista con il quale avevano sempre suonato in precedenti band.Era il 2004,e nascevano i The Casual’s.

Jana-Io,Bobo ed Erik suoniamo assieme da sempre.Veramente da quando eravamo poco più che ragazzini. E spaziando attraverso i più svariati generi musicali:ti sembrerà incredibile ma assieme abbiamo suonato dal punk al jazz,dal rock al reggae…Per me è stato fantastico quando dopo essere entrato negli Euston sono riuscito a coinvolgere prima Bobo e poi Erik,formando poi di fatto un’altra band.

Mi tracciate una breve storia dalla nascita appunto fino ad oggi?

Sonya-
Come ti dicevo dal 2002 io,Jana e Bobo abbiamo iniziato a suonare assieme.La formazione aveva un altro nome e c’era un altro batterista.Abbiamo suonato molto in Germania,Austria,Svizzera.Avevamo un contratto  di Publishing con la Emi di Amburgo.Alcune delle nostre canzoni sono state scritte da me e Gianni ancora in quel periodo.Quando quell’avventura si è conclusa nel 2004,abbiamo coinvolto Erik alla batteria e ci siamo chiusi in sala prove.Abbiamo scritto nuovo materiale e abbiamo inciso un Ep di tre pezzi “Super.Rock.Post.Punk.Glam”che ci ha permesso di mantenere i nostri rapporti e contatti in Germania e grazie al supporto della Tonkunst Music di Berlino a partire dal 2006 abbiamo fatto un lungo tour promozionale in Germania di quasi un anno..più di 50 date.Nel 2007 ci siamo quasi accidentalmente incontrati con il produttore Sandro Franchin. Vista la sua straordinaria esperienza e grazie al fatto che eravamo riusciti ad agganciarlo tramite un fonico suo allievo che aveva lavorato con noi,volevamo dei consigli per il disco che stavamo iniziando ad incidere.Lui è rimasto colpito dal nostro materiale ed è nata la collaborazione che ha portato a questo singolo ed all’imminente album!

Mi parlate dei singoli ruoli dei membri all’interno della band?Come sono i rapporti tra di voi?Come nasce di solito un pezzo?In particolare vorrei sapere la genesi del singolo ‘Come se’;so che Sonya scrive poesie,nasce prima la musica o prima il testo?

Sonya-
Siamo una band davvero molto unita.Ad unirci sono stati questi anni di gavetta,l’amicizia fraterna che ci lega nella vita di tutti i giorni;le oltre 50 date in Germania;le giornate passate in sala prove a comporre pezzi,fare e disfare;e vivere tutto quello che può accadere ad una band:le discussioni,la soddisfazione nello scrivere i propri brani e lo scambio continuo di idee.I pezzi nascono solitamente da idee che ognuno di noi porta in sala prove.La maggior parte delle volte succede che Jana porta un brano completo di melodia ed io ci lavoro adattandolo alla mia voce e compongo il testo.Ecco dunque che nasce il pezzo.Mi lascio ispirare da una melodia,la completo,la faccio mia e ci invento una storia!Devo ammettere che i miei testi sono molto intimistici e personali però credo fermamente nella magia che l’intimità di un artista possa coincidere con quella delle persone in ascolto…perchè io spesso mi sono riletta nei versi degli artisti che amo.Quindi spero di poter arrivare al cuore della gente in maniera semplice e diretta.”Come se” è un pezzo che io e Jana abbiamo ripreso in mano dopo parecchi anni.Era fermo nel cassetto dal 2002,anno del nostro inizio.L’abbiamo riascoltato,ci siamo emozionati ed è nato’ Come se’.Ballata che vuole esaltare l’amore e il rispetto per se stessi.
Jana-Era giugno dell’anno scorso.Stavamo facendo un concerto in un locale vicino a Venezia. Alla fine dello show il nostro produttore Sandro,ci disse di aver sentito un brano che non si aspettava in scaletta e che non ricordava. In effetti,avevamo buttato dentro quella canzone all’ultimo,un vecchio pezzo che facevamo in Germania,decidendo di suonarla,quasi per vedere se ci ricordavamo gli accordi.Sandro ne rimase colpito e ci disse di riprenderla in mano e lavorarci.Ecco come ha rivisto la luce ‘Come se’.

Che ruolo ha la musica nella vostra vita?Cosa è per voi la musica?

Jana-Tutta la nostra vita gravita intorno alla musica.Ne condiziona ed influenza tempi,ritmi ed abitudini.Suonare in una band come la nostra,che sta lottando per farsi conoscere ed apprezzare è un’esperienza totalizzante.Non esistono weekend liberi,vacanze,gite…siamo sempre presi tra sala prove,concerti,registrazioni,esibizioni.Ma è meraviglioso,eccitante,inebriante.La musica è quella cosa che ti fa sentire sempre felice e controvento.Che ti spreme,squassa,logora.Ma è l’unica cosa per la quale sei davvero felice di alzarti ogni mattina.

Termoli vanta di essere un comune molto interessato alla musica, ed inoltre ci sono numerose band emergenti, che consiglio dareste appunto ai ragazzi termolesi che vogliono sfondare nella musica?

Sonya-
Che consigli possiamo dare:siamo anche noi una band emergente che cerca di sfondare nella musica!Crediamo che il miglior consiglio sia comunque quello di continuare a crederci fino in fondo,cercando di essere onesti con se stessi,convinti di amare veramente quello che si fa.Sappiamo che può sembrare banale ma,davvero,non bisogna mollare.Tutti i gruppi dovrebbero cercare di perseguire i propri obiettivi fino in fondo.

Vi interesserebbe suonare un giorno a Termoli, conoscete la città, vi ha incuriosito in qualche modo?
Sonya-
Sarebbe fantastico suonare a Termoli:non ci abbiamo mai suonato e ci piacerebbe far conoscere la nostra musica! E’ una bellissima città costiera con uno splendido borgo marinaro.Il Molise è senz’altro una terra interessante,ricchissima di storia!…e poi noi siamo tutti dei grandi appassionati dellla buona cucina.Sappiamo che da voi si mangia dell’ottimo,rinomato pesce!

Sappiamo che alcuni di voi amano i Police,in che modo essi hanno influenzato il vostro

modo di essere gruppo,di fare musica?Avete mai incontrato qualcuno dei tre?Come vi piacerebbe un giorno conoscerli?Perchè vi piace la loro musica,perchè i Termolesi dovrebbero ascoltarli?

Jana-
I Police ci hanno influenzato profondamente.Di loro affascina l’attitudine,erano tre egregi musicisti ma anzichè come fa la maggior parte degli artisti dotati di una grande tecnica affannarsi a fare le cose più complicate possibili,cercavano di essere musicalmente sempre il più essenziale,lineare immediato possibile.Erano dei geni dei loro rispettivi strumenti,dei veri innovatori,ma riuscivano ad essere dei capiscuola senza ostentare il loro virtuosismo;ci hanno insegnato che nella musica si può essere dirompenti,travolgenti e violenti pur restando sempre assolutamente eleganti e raffinati. E soprattutto che la canzone,la melodia sono la cosa più importante, a cui tutto nell’arrangiamento di un pezzo,va asservito.Questo in particolare i giovani musicisti dovrebbero imparare da loro.L’anno passato abbiamo visto i Police in occasone della loro reunion,ma sfortunatamente non li abbiamo mai incontrati personalmente.Posso dirti però che il nostro Poliziotto preferito,quello che ci sta più simpatico e con il quale saremmo più eccitati di confrontarci musicalmente è Stewart Copeland.Anche se poi,siamo tutti segretamente innamorati di Sting…

Che emozioni avete provato all’uscita del singolo per radio?

Jana-Emoziona il fatto di poter essere calati nella quotidianità di tanta gente…di offrirgli una colonna sonora suggestiva per qualche momento speciale della loro
giornata…pensare che qualcuno ti ascolti mentre sta guidando di notte tornando a casa,mentre sta disteso sul letto pensando alla persona che gli piace;mentre fa l’amore…

Dopo l’uscita del singolo,quali sono i progetti futuri musicali del gruppo?
Sonya-
Cercheremo di suonare il più possibile dal vivo che è la cosa che ci piace di più:continuando nel frattempo a scrivere nuove canzoni e a lavorare per diventare musicisti migliori.
Erik-…in più è in programma l’uscita del disco in autunno,per cui ci sarà molto lavoro da fare in studio.Il live è fondamentale per una band ma,a suo modo,l’atmosfera dello studio di registrazione è molto emozionante,in quanto si percepisce la sensazione di star facendo qualcosa che resta nel tempo e fissa i ‘capitoli’ della storia di una band.
Che risposta vi aspettate e sognate del pubblico che vi ascolta?
Sonya-
Speriamo di destare curiosità.Che la gente abbia voglia di scoprire di più di noi e della nostra musica,che venga ai nostri concerti ed alla fine compri i nostri dischi.
Erik-Ci piacerebbe riuscire a comunicare ciò che siamo e che abbiamo da dire.Sarebbe il coronamento di tanti sacrifici e tanto lavoro che in questi anni abbiamo fatto.

Vorremmo sapere come coniugate le vostre esperienze solistiche con quelle del gruppo.

Sonya-
In realtà al momento ognuno di noi è totalmente impegnato e proiettato unicamente nei The Casual’s.Al momento ci piace fare unicamente la nostra musica.
Erik-Ecco,nel tempo libero io e Jana ci stiamo divertendo ad incidere un nostro disco strumentale,che il nostro produttore Franchin ci darà una mano a mixare!Ma ripeto,è uno svago da musicisti,non un progetto solista.

Spesso la musica italiana viene a torto relegata ad un ruolo di secondo piano a torto.Come si potrebbe secondo voi educare la gente all’ascolto delle song italiane?

Sonya-E’ vero,a volte la musica italiana viene ingiustamente snobbata.In realtà ci sono tantissime cose davvero interessanti in circolazione ed artisti davvero bravi.
Jana-Non credo che la gente vada educata all’ascolto,semmai va aiutata a scoprire band ed artisti magari meno commerciali ma realmente interessanti.Inoltre forse andrebbe aiutata ad essere meno pigra e più curiosa:spesso ci si limita ad ascoltare il singolo,a guardare il video di una band…manca la voglia di scoprire di più,ascoltando il resto dell’album e cercando di vederla suonare dal vivo.

Come definireste la vostra musica?Quale è la vostra idea di rock oggi?Tramite la vostra musica che messaggio vorreste dare al pubblico,ai giovani,al mondo?

Sonya-
Noi ci sentiamo e siamo un gruppo rock.
Jana-Quanto alla nostra idea di rock,ovviamente siamo di parte.Crediamo che il rock sia il genere musicale più difficile e completo,dove melodia,impatto sonoro,originalità,rispetto della tradizione e contenuti devono andare di pari passo ed avere la stessa importanza per risultare davvero credibili.Poi,attraverso la nostra musica,ci piacerebbe dare ai giovani qualche emozione piuttosto che dispensare consigli.
Erik-Lo stesso Sting diceva che in un brano rock o pop la cosa più difficile è che tutto deve essere perfetto e deve arrivare in modo chiaro sin dalle primissime battute,e noi cerchiamo di farlo al nostro meglio.

Parlatemi un po’ dell’uscita del prossimo album,che generi di pezzi conterrà?

Sonya-
Quasi tutte le canzoni che finiranno nel nostro disco sono già pronte.Ma approfitteremo dei prossimi mesi di concerti per affinarle ulteriormente e magari provare anche qualche altra soluzione o arrangiamento,potendo testarlo direttamente sulla risposta del pubblico.Sarà un disco di appassionate canzoni rock…e poesie,assoli di chitarra,batterie e bassi ipnotici…

Perchè la scelta attuale della lingua italiana?

Sonya-
Sentivo l’esigenza di esprimermi nella mia lingua madre.Scrivere in Inglese mi divertiva ma far nascere un testo in Italiano,sistemarlo,agghindarlo per poi arrivare alla versione finale non ha paragoni. E’ stato come rinascere.Io ho sempre scritto poesie in Italiano perciò è stato naturale.Devo ammettere però che non è assolutamente facile scrivere dei testi per delle canzoni,è molto differente dal mondo della poesia in un certo senso.Ho molta voglia quindi di affinare la mia scrittura riferita ai testi.Sento che sono ancora all’inizio e di avere ancora parecchio da dire.Spero di poter continuare quindi ad esprimermi al massimo,cercando di far arrivare a più persone possibili il mio Credo-la mia genuinità,la mia purezza ed il mio amore sconfinato per la musica.

Dunque,questa è l’anima dei The Casual’s,espressa attraverso canzoni nobili come la bellissima ‘Come se’, che procede sin dall’inizio all’unisono con l’incedere della batteria, per poi fondersi in voce, assoli di chitarra ed infinita passione…la voce di Sonya è destinata a diventare compagna dei momenti più romantici,passionali ed intensi delle nostre giornate…laddove anche se immersi nel tran tran veloce del mondo,comunque tutti finiamo per cercare il senso,quel senso che dà sapore e significato a tutto il nostro agire e pensare…forse è il sentimento ciò che urla Sonya…ascoltiamo allora con tutto noi stessi questa musica e le sue emozioni,lasciandoci sorprendere dalle note intrise di spessore dei The Casual’s. E chissà, magari in futuro potremmo anche vederli in concerto a Termoli…intanto noi li seguiamo con il cuore ed infinita stima…

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