
Saverio Metere, attraverso gli articoli pubblicati per lo più da questa testata on line, racconta della sua amata città, dei suoi pensieri, declama le sue poesie ma soprattutto ci svela la “sua Termoli” rimanendo sempre fedele a se stesso anche contro i più. Saverio Metere lo si ama o lo si odia. I suoi scritti suscitano sempre delle emozioni, “riscaldano” gli animi, non sono mai banali.
Durante la presentazione del volume, hanno suscitato grande interesse gli interventi dello storico e giornalista molisano Antonio D’Ambrosio e dello stesso sindaco Angelo Sbrocca.
Ma a tenere banco nel corso della presentazione, è stato l’architetto Antonio De Felice che, accompagnato da una collega architetto, è arrivato puntualissimo all’evento svoltosi nella sala consiliare del Comune di Termoli ed è intervenuto sui temi di attualità e soprattutto ha “ricucito” in pochi minuti i 30 anni di separazione con tanto di litigi e critiche a distanza tra lui e l’architetto e poeta termolese adottato poi da Milano.
L’abbraccio ed il bacio tra Saverio Metere e Antonio De Felice che ha suggellato la fine del “divorzio” tra loro e l’inizio di una rinnovata amicizia è stato il vero protagonista dell’evento culturale. Alla presenza di numerosi spettatori e dello stesso Sbrocca, De Felice e Metere hanno gettato alle spalle critiche e polemiche rinsaldando la stima reciproca e la loro amicizia di lunga data. Ed ecco che un libro che, pur suscitando sentimenti contrastanti per le posizioni nette assunte da Metere, può arrivare e sortire effetti laddove gli stessi interlocutori non riescono a giungere. Buona lettura.