Galleria Fotografica Giulianova-Termoli.
L'esultazione del Termoli per il pareggio (galleria fotografica)GIULIANOVA –  Al fischio d’inizio allo stadio Rubens Fadini di Giulianova il Termoli indossa la storica maglia a bande verticali giallorosse. Adagiate per terra a bordo campo, di fianco alla panchina, 11 magliette color amaranto-granata con lo sponsor dell’azienda di Calarco. Un gesto simbolico di grande significato: la squadra gioca non per la presidenza o per il tecnico (ormai assenti o dimissionari), non per i soldi (visti gli emolumenti ancora non corrisposti), ma solo per la città di Termoli e per i suoi sostenitori. Questo accade proprio qui a Giulianova, dove la trasferta è stata anche inspiegabilmente vietata agli ultras termolesi. In panchina c’è l’allenatore in seconda Salvatore Cardamone, oggi assurto a primo tecnico della squadra e coadiuvato dal generoso Enrico Montanaro, in qualità di accompagnatore e, all’occorrenza, massaggiatore. Dopo gli ultimi tempestosi accadimenti, che il Termoli calcio sta in situazione d’emergenza è del tutto evidente: gran parte dei dirigenti dimissionari, un presidente “latitante” e un tecnico che diserta gli allenamenti, con tanto di certificato medico. I calciatori sono persino costretti a pagarsi da loro il pranzo pre-gara. Possiamo solo immaginare con quale spirito i ragazzi hanno dovuto affrontare questo match, peraltro abbastanza rilevante vista la posizione critica in classifica. Anche il Giulianova, che staziona in posizione medio-bassa di classifica, ha però fame di punti e spera di allungare e staccarsi dalla zona dei play out. Pare che, imprevedibilmente, sia il presidente Calarco che il tecnico Casu, abbiano poi raggiunto la cittadina abruzzese prima dell’inizio della gara: forse l’intenzione dell’uno era di seguire la partita in tribuna e dell’altro di tornare a sedere in panchina. Ma non avevano fatto i conti con l’orgoglio della squadra che, in una sorta di “autogestione”, hanno invitato energicamente entrambi ad accomodarsi fuori dagli spogliatoi esautorandoli de facto da ogni prerogativa decisionale. Pare che poi i due abbiano mestamente e immantinente ripreso la via del ritorno.

Andiamo così alla partita, che vede finalmente un tiepida giornata e con il sole che fa capolino sul campo di gioco. Entrambe le squadre appaiono guardinghe e ben posizionate in campo. Il mister Cardamone, consapevole della difficoltà del momento, non smette per un secondo di incitare la squadra e dare indicazioni in campo. Le squadre si lasciano vicendevolmente pochi spiragli e si combatte soprattutto sulla metà campo. Le prime occasioni degne di nota si registrano dopo il primo quarto d’ora, con Dimatera che tira un diagonale su cross di Romano e sfiora il palo difeso dal giuliese Falso. Il Termoli si rende pericoloso in un paio di occasioni in contropiede con l’instancabile Santoro che si propone sulla fascia esterno. In un paio di occasioni sia Dimatera che Ragatzu mancano la palla che avrebbe potuto regalare l’azione del vantaggio termolese. Si va così al riposo sullo zero a zero.

Le nuove maglie del Termoli per terra a bordo campo (Galleria Fotografica)Molto gioco ma poche vere azioni da gol, il Termoli sicuramente ha fatto qualcosa di più e il Giulianova non ha ancora per nulla impensierito Marconato. Al secondo tempo il Termoli parte subito in avanti e trova Ragatzu sotto la porta di Falso che rapidamente realizza, però il guardalinee rileva un dubbio fuorigioco dell’attaccante giallorosso. Dopo qualche minuto è Felici a tentare la via del gol ma non centra lo specchio della porta. Al decimo è Ragtzu a proporsi di testa ma va fuori misura. La successiva punizione dal limite per il Termoli viene battuta ancora da Ragatzu ma la barriera respinge il tiro. Cardamone al 20′ richiama Ragatzu, stremato e dolorante, e lo sostituisce con Cremona. E’ proprio lui dopo qualche minuto a lanciare un cross per Dimatera anticipato in extremis dall’uscita di Falso. Alla mezz’ora la prima vera occasione per il Giulianova con Nassi che fa da torre per Falco, ma Marconato per fortuna non si fa sorprendere. Poco dopo, sul fronte opposto, è Romano che tenta di sorprendere Falso su punizione dal limite, ma Falso sicuro blocca in tuffo. Al 36′ è ancora il Giulianova a sfiorare il gol con un tiro di Marozzi sulla respinta di Marconato da precedente azione, il tiro fortunatamente vola alto sopra la traversa. Nell’ultimo quarto d’ora i padroni di casa paiono crescere vieppiù di intensità mentre il Termoli sembra fisicamente più provato e poco lucido nelle reazioni. Questa situazione di difficoltà purtroppo prelude al gol del vantaggio giuliese con Nassi, al 41′ che recupera e spedisce un pallone alla destra di Marconato, che nulla può per opporsi. La beffa sembra consumata fino in fondo, ancora una volta un Termoli che avrebbe meritato di più, costretto a subire un gol quasi allo scadere del tempo. Ma questa volta non avevamo fatto i conti con il carattere della squadra che ci ha messo davvero l’anima.

Cardamone rileva Santoro, anch’esso provato, e inserisce il giovane Troccoli. Il Termoli non si perde d’animo e tenta l’impossibile buttandosi avanti alla ricerca del gol. Tanta generosità viene alla fine ripagata al 93′ con il gol di Felici che si inserisce su cross di Cremona tra il portiere Falso e il difensore Sborgia, beffando entrambi, realizza la rete del pareggio. Un punto preziosissimo per il Termoli, conquistato davvero col cuore. Utilissima anche la presenza costante di Cardamone dalla panchina. Al rientro in serata il pullman viene accolto dal calore dei tifosi giallorossi festanti per la bella prova dimostrata a Giulianova. Il forte e passionale legame tra la squadra e la tifoseria è un fatto concreto, purtroppo non si può dire altrettanto della presidenza. Domenica prossima arriva la Sambenedettese al Cannarsa. Un avversario certamente ostico e di livello, mentre il futuro del Termoli e della sua presidenza resta sempre più incerto. Ma come in una fiction non possiamo che aggiornarci alla prossima puntata.

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