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CAMPOBASSO _ E’ cosa nota che sia esistito e possa ancora esistere un asse Turchia- Kossovo per l’espianto e la vendita di organi umani, in particolare di reni, a favore di ricchi acquirenti occidentali. Il prezzo di acquisto può arrivare fino a cinquantamila euro se si tratta di un bambino. nel Kossovo dove gli vengono effettuati gli espianti pagati cifre irrisorie e poi rinviati dopo una breve convalescenza nei luoghi di origine.

Ma il business del traffico di organi umani rischia di rafforzarsi e rimanere impunito per la mancanza di una cooperazione effettiva tra l’Italia e i paesi balcanici.

Questa è la drammatica denuncia emersa dai lavori dalla Conferenza Internazionale sulla Sicurezza Adriatica in svolgimento a Campobasso che vede riuniti per la prima volta in Italia numerosi esponenti del mondo giuridico, istituzionale e politico della Bosnia Herzegovina, del Montenegro, della Serbia, della Grecia, della Croazia, della Slovenia, dell’Albania, oltre che dell’Italia.

I donatori vengono prelevati nelle zone più povere del medio oriente, portati via Turchia nelle cliniche specializzate.

Anche la mafia italiana ormai si appoggia alla criminalità balcanica.

“Sono ormai delle vere e proprie società di servizio le criminalità balcaniche che offrono la loro consulenza e collaborazione, oltre che mezzi finanziari, alle mafie italiane per il traffico di stupefacenti, di esseri umani, in particolare minori e ogni genere di contrabbando.”

Lo ha detto il Sostituto Procuratore della Direzione Nazionale Antimafia Francesco Mandoi durante i lavori della Prima Conferenza Internazionale sulla Sicurezza Adriatica che si sta svolgendo a Campobasso. Dotate di strumenti sofisticati e di una potente rete capillare di rapporti, le criminalità balcaniche sono in grado di variare le rotte dei traffici illeciti, condizionando così le economie dei paesi interessati.

Infatti i profitti illeciti riescono a condizionare le economie locali e nazionali che beneficiano così dei proventi delle attività criminali. Lo snodo attuale del traffico degli stupefacenti in entrata in Europa è individuato attualmente nel Kossovo che vede operare la criminalità albanese come partner ufficiale delle mafie italiane. Tra i gruppi criminali balcanici, quello serbo è tra i più temibili perché meglio strutturato, con una assetto prettamente militare. Le criminalità balcaniche, pur appartenendo a paesi anche in conflitto, non sono mai in guerra tra loro, ma rafforzano il proprio potere con una intensa attività di collaborazione.

Tre i paesi oggetto di particolari traffici: la Grecia con quello di esseri umani, grazie alla facilità di falsificare documenti di identità per accedere verso l’Europa e per la vicinanza alla Turchia che rappresenta il vero snodo della tratta di esseri umani provenienti dal medio oriente; La Romania collegata alle organizzazioni criminali cinesi rappresenta invece la rotta privilegiata per il contrabbando di sigarette; Attraverso la Bulgaria passa il maggior traffico di eroina.