TERMOLI – Il sindaco di Termoli Basso Antonio Di Brino ha avviato nella mattinata di oggi le procedure per la richiesta dello stato di calamità naturale. L’iniziativa, indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero degli Interni, alla Prefettura di Campobasso, alla Presidenza della Regione Molise e alla Protezione Civile, si è resa necessaria a seguito delle prime verifiche dei danni causati dall’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito la costa termolese nel pomeriggio di ieri.
“E’ stato inferto un colpo davvero duro all’economia di questo territorio – ha dichiarato Di Brino – soprattutto nell’imminenza della stagione balneare. E’ troppo presto per azzardare una stima ufficiale dei danni subiti da strutture pubbliche e private, ma è certo che la tromba d’aria e la grandine che si sono abbattuti ieri sul territorio termolese, hanno inferto una brutta ferita alla nostra città. La mia vicinanza, unitamente a quella dell’Amministrazione comunale, va in questo momento a tutti coloro che hanno patito un danno, in particolar modo agli operatori balneari i quali erano entrati nel pieno dell’operatività, con strutture particolarmente esposte alla furia degli elementi atmosferici”.
“Nel corso dei primi sopralluoghi effettuati nelle aree più interne e più periferiche del nostro territorio comunale – ha affermato invece il consigliere Giuseppe Masciantonio – abbiamo constatato la situazione drammatica dei vigneti, dei frutteti, delle coltivazioni di grano e degli ortaggi, oltre che delle strade interpoderali. Credo che la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale sia urgente ed inderogabile, al fine di poter ripristinare non solo le cunette e la viabilità in aree particolarmente colpite da questo eccezionale evento atmosferico, ma anche per dare un aiuto concreto a tutti quegli agricoltori che, in pochi minuti, hanno visto svanire la speranza di poter raccogliere i frutti del proprio lavoro”.