SbroccaREferendumTERMOLI – Chiarissimo Sindaco Sbrocca, nella Sua intervista al TGR Molise – 20 u.s. – in ordine alla questione referendum sul quale, con Suo fastidio, insistono i Comitati No Tunnel, Ella ha dichiarato, riassumo, che:
1 – il Consiglio Comunale è l’unico organo sovrano e legittimato, con la sua maggioranza, a decidere;
2 – la Commissione referendaria già ha deliberato nel rispetto delle regole. Ella è avvocato e certo, così esposte, le Sue affermazioni non farebbero una grinza.

Il fatto è, però, che se “democrazia” vuol dire “governo del popolo” è a questo che bisogna dare voce, a meno che Ella, come Aristotele, non la ritenga “inopportuna”. La democrazia, in ogni caso, non si realizza esclusivamente in quella rappresentativa. Se una parte di esso vuole chiamare l’intero popolo a pronunciarsi su una problematica così impattante, non solo urbanisticamente, per la città ed il territorio, e che lo sia mi pare indubbio, è giusto, doveroso ed obbligo morale, prima che giuridico, rimettersi ad esso.

Non tema, Sindaco, di perderci la faccia ! Anzi ! Qualora dal referendum emergesse una maggioranza No tunnel, la Sua statura, già notevole, e con la quale anche io stento a competere, ne uscirebbe accresciuta e grande merito acquisterebbe agli occhi del popolo. Perché vede, Signor Sindaco, la maggioranza che si conquista nelle tornate elettorali non è detto che vada in un salvadanaio che si rompe poi a Natale (leggasi successive elezioni). Qualcosa col tempo, necessariamente, si spende ed Ella, mi creda, ne ha speso. Senza considerare poi che Ella quella maggioranza l’ha avuta solo grazie ad una legge elettorale che assicurerà sì la governabilità, ma non la rappresentatività democratica. Se non ricordo male, infatti, Ella è stata eletta al 2° turno con 6461 voti, una larga minoranza rispetto al corpo elettorale, rappresentando solo la maggioranza della minoranza che ha votato al secondo turno. Se chi non va a votare ha (quasi) sempre torto, è un fatto che Ella ha dalla Sua parte la maggioranza del Consiglio Comunale, ma non quella dei cittadini. Se lo ricordi, ogni tanto ! Un periodico bagno di umiltà purifica e rigenera !

Noi cittadini, sui grandi temi, abbiamo il diritto di esprimerci direttamente. Da tempo, ormai, non si vota più “per partito preso”. Non molti giorni orsono un appartenente alla Sua parte politica ha scritto che la maggioranza, silenziosa, dei termolesi è a favore del tunnel (con annessi e connessi). Posso assicurare a quell’amico che a quella percezione se ne contrappone un’altra, altrettanto maggioritaria e poiché, evidentemente, non possono esistere due maggioranze, misuriamoci. Le percezioni non sono fatti.

Vede, Sindaco, già troppi scempi sono stati fatti in passato alla nostra città, troppe violenze sono state perpetrate al suo territorio. Ma se un tempo un popolo intruppato nelle contrapposizioni partitiche non era consapevole del futuro che si andava disegnando per Termoli, accettando quasi supinamente ciò che i politici decidevano, oggi l’obiettivo deve essere quello di restituire dignità e vivibilità alla nostra città. Se è vero che noi vecchi termolesi, da jervelell’ di scuje, ricordiamo, come in tutte le piccole comunità, una Termoli che non c’è più, non siamo necessariamente ancorati al passato. Ed anche i nuovi termolesi hanno imparato ad amare questa città per ciò che era. C’è tanto lavoro da fare, Sindaco ! Cementificatori e palazzinari possono ugualmente arricchirsi ! Decoro urbano, ristrutturazione e recupero edilizio … è su questo che bisognerebbe investire energie e soldi, perlomeno quelli pubblici. Non sia mandante e complice di ulteriore violenza, non sventri il territorio, non sventri anche l’anima della nostra città!
Io non sono un urbanista e non ho competenze per dottamente esprimere le ragioni di un no sotto tale profilo. Altri, anche illustri, lo hanno fatto argomentando a mio avviso con ragioni ben numerose ed approfondite. Dico solo: ma che ci azzecca tutto ciò che si vorrebbe realizzare con la carne e l’anima della nostra Termoli ? Potrei però argomentare con le connessioni con la portualità per la quale in realtà questo “raccordo anulare interno” che si creerebbe sarebbe deleterio, ma Le risparmio questo ulteriore aspetto per il quale probabilmente le motivazioni addotte in qualche relazione tecnica allegata al progetto sono state elaborate da chi, come suol dirsi, “doveva attaccare il ciuccio dove voleva il padrone”.

Vede, Esimio Sindaco, io non conosco da quale paese Ella provenga e quale sia il Suo retaggio culturale oltre quello professionale. La mia professione, invece, è legata al mare ed in Marina v’è un detto che è anche impronta di vita: a terra, per quelli che chiamiamo i terrazzani, esistono due modi di fare le cose, quello sbagliato e quello esatto; sulle navi invece sono tre i modi di risolvere i problemi: quello sbagliato, quello esatto e … quello giusto! Ad intendere che in un determinato momento e per quelle circostanze che si presentano si prende la decisione più opportuna che contemperi cioè tutte le esigenze e cerchi di prevedere tutti i pericoli della navigazione, non importa se si allunga il cammino, si consumi più gasolio o apparentemente nell’immediato si decida a scapito di qualcuno o qualcosa. Ecco, Sindaco, faccia la scelta giusta ! Non sventri anche l’anima della nostra Termoli!

Vede, Sindaco, vi sono due modi per un governante di passare alla storia: quello di Ottaviano Augusto, che rimise in sesto il bilancio di Roma, riformò l’erario, la pubblica amministrazione, l’esercito … gettando le basi del secolare futuro imperiale della città eterna, e quello di Attila, il grande distruttore ! Ad Ella, Sindaco, si presenta l’occasione di passare alla storia della nostra comunità come un Grande Uomo e non come un semplice uomo grande.
Voglia considerarmi non Suo
Angelo De Gregorio
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