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LARINO _ Se dovessi riportare qui un tratto saliente della Giunta Giardino per l’anno trascorso, mi verrebbe da indicare una qualità da cui ci si è voluti improvvisamente affrancare, con un colpo di reni, tramite la recente conferenza stampa per il bilancio amministrativo. La qualità di cui parlo è l’arte del subire, ad effetto materasso e per certi versi anche in maniera contraddittoria: sembrerebbe un’arte deprecabile, ma li ha salvati in molte situazioni indifendibili ed insostenibili. Non c’è che dire, niente male. Ma i risultati, quelli veri, sono pochi. Facciamo alcuni esempi.

1. Ospedale Vietri. Iorio o chi per esso, decide di tagliare l’Ospedale di Larino.
L’amministrazione lo sostanzialmente fiancheggia nei primi tempi, diffondendo un rassicurante torpore. Iniziano le prime proteste da parte del Comitato: l’amministrazione fiancheggia, subendole, anche le proteste contro Iorio. I risultati sono arcinoti. Mah! Contradditori.

2. Raccolta differenziata dei rifiuti.. Sembrava finalmente arrivato il momento di avviarsi, ma tutto si ferma; nel frattempo, altri paesi (vedi S. Martino) raggiungono dei buoni risultati. Noi aspettiamo l’iniziativa dell’Unione dei Comuni (ricordo che anche S. Martino vi fa parte) che, a patto che riesca a partire, subiremo (lasciamo stare il perché). Eccessivamente attendisti.

3. Cultura e spettacolo. Dopo un buon avvio, in un mix di continuità e novità, le redini adesso sono in mano all’IMA Molise. Peccato che questa sia un
arma a doppio taglio, non tanto per i rapporti maggioranza / opposizione (l’unico pollo che non ha parlato al bar, ma che ha scritto, è stato il sottoscritto), quanto per quelli interni all’amministrazione, che viene squassata dalle polemiche.

Si comincia con i primi dissensi tra rappresentativi ed importanti consiglieri di maggioranza ed assessori; si continua con assessori che non si presentano alle giunte dove si decide qualcosa per l’IMA; si prosegue con una delibera di giunta in cui si rinvia, in merito al rendiconto finanziario consuntivo dell’IMA fino al Maggio 2009, “a successivo atto l’eventuale approvazione delle ulteriori (ri)spese ritenute non ammissibili, previa regolarizzazione della documentazione presentata, e, comunque, sempre nei limiti del contributo complessivo assegnato di € 100.000,00” (insomma, il rendiconto finanziario consuntivo dell’IMA, fino a Maggio 2009, è stato di quasi € 240.000,00; il Comune, per il momento, ne ritiene ammissibile solo € 82.600,00 circa). A questo punto, qualunque sia l’evoluzione delle cose, c’è da riflettere perché si è concesso lo stabile all’IMA e non si è nemmeno considerata la scuola elementare del centro storico, che ha una esigenza simile (questo si che sarebbe stato un vero gesto per la collettività). Bah! Nei fatti, dolenti note.

4. Fruttagel. Il pallino è stato per mesi in mano alla Regione (quella famosa del collegamento politico) della quale si è dovuta subire la colpevole inerzia. Qui i nostri eroi non hanno molte colpe, se non quelle di accettare l’univoca amicizia politica di qualcuno che di continuo rema contro il nostro territorio, gli lascia solo patate bollenti in mano ed invece interviene cospicuamente in altri contesti (vedi Zuccherificio, Solagrital, Ittierre). Fatto sta che la Fruttagel minaccia di chiudere (con quasi cento posti di lavoro a rischio). Col fiato sospeso. 5. Appalto raccolta dei rifiuti. E’ un caso emblematico. Bastava inserire la clausola della riassunzione dei tre operatori nel bando, per non subire l’iniziativa di nessuno. Invece ci si è distratti, e ora si deve anche invitare la ditta che ha vinto a riassumerli. La quale ritengo che sostenga una coerente tesi: “la nostra offerta è relativa ad un bando ben preciso; se adesso ne volete cambiare i termini, costringendoci ad assumere personale non previsto, il prezzo cambia”. Prima del Capodanno (e del nuovo appalto), speriamo nella smentita. Allora direi una prima cosa: innanzitutto, è il caso di affrancarsi dall’ancoraggio alla Giunta regionale.

Mi sembra che non convenga. E’ vero che i fatti testimoniano l’amicizia personale di molti amministratori con il Presidente Iorio ma collettivamente, piuttosto ci sta portando a fondo che tenerci ben fermi nella tempesta. Secondo, mi vanterei poco di aver ottenuto finanziamenti dal Governatore Iorio, fin quando le cifre sono quelle riportate dai giornali. A parte che i comportamenti da “tappetini” è bene che finiscano in Molise, per dignità (sembra che i finanziamenti escano direttamente dal portafogli personale di Iorio, che invece è tenuto a finanziare le iniziative per dovere istituzionale e non per piacere); ma poi, si tratta delle stesse somme ottenute dalla amministrazione Anacoreta, senza alcuna amicizia o legame con la Giunta regionale. Anzi. Terzo. Dopo un anno, è ora di prendere le proprie iniziative, altrimenti fra poco si subiranno anche quelle avanzate degli oppositori, ritrovandosi a lavorare per fare costruire un impianto fotovoltaico sul territorio di Larino (come proposto tempo fa dal sottoscritto) oppure per il Campus dell’Olio. Del resto, c’è subito una possibilità per rifarsi ampiamente: gli impianti sportivi. Dica l’amministrazione a che punto si è arrivati, se si è in una fase di stallo, se mancano soldi e via dicendo.

E lo faccia pubblicamente. La giunta Sabetti, ormai quasi dieci anni fa, aveva inaugurato un buon modo di fare : rendere pubblici atti e dichiarazioni. Sul sito internet, su giornali cartacei e telematici, etc : esiste anche un portavoce del Sindaco, che diamine, perché non sfruttare la possibilità ? Ma basta, per favore, con questa storia che “si sta lavorando in silenzio, sotto traccia, senza clamori inutili” e così via : per carità, ognuno ha il carattere che ha e se lo porta dietro anche in politica, ma non può essere questa la giustificazione di tutte le cose. Infine, a scanso di equivoci, aggiungo che tutto quanto premesso è inspirato dalla ricerca del meglio e non certo dalla voglia di polemica a tutti i costi: l’obiettivo finale è lo stesso dell’amministrazione, sempre e solo il bene della nostra cittadina. Ma questo non vuol dire avere identiche vedute; se così fosse, saremmo tutti nello stesso partito o dalla stessa parte, in maniera bulgara. Che non è mai un bene. Del resto, ritengo che tale bilancio sia stato anche risparmiato, considerando la proverbiale verbosità larinese, da tanti commenti solitamente caustici. E non ci si preoccupi troppo per le critiche ricevute, perché quando l’organismo è sano, quel che non ammazza, dovrebbe rafforzare. 

                                                                                                                                     Claudio Nuonno Segretario Circolo PD – Larino

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