TERMOLI – Sta per scadere la proroga per la gestione del verde pubblico cittadino. In questi ultimi anni si è visto gestire il verde sempre come un onere passivo e non come una possibilità di creare dei percorsi migliorativi che diventassero fonti di benessere per la cittadinanza, ad esempio con una mirata piantumazione di alberi o con la possibilità non solo di tagliare l’erba ma anche di curare il terreno arandolo e dandogli nuova vita per ipotizzare colture a bassa crescita.

Inoltre già nel 2013 dopo aver visto che anche l’ARPA riteneva preferibile l’utilizzo di metodi alternativi a quello chimico, quali i metodi biologici, meccanici e fisici per la gestione del verde urbano, come Consiglieri Comunali, avevamo proposta una commissione su questo tema chiedendo che venissero banditi i pesticidi di sintesi come ad esempio di “Glifosate sale di ammonio”, prodotto controindicato per questioni sanitarie e quindi non utilizzato in luoghi dove può venire a contatto con persone (cigli delle strade). Difatti tali prodotti essendo utilizzati in prossimità di zone abitate e frequentate possono entrare in contatto non solo con le falde acquifere, ma direttamente con animali domestici o con l’uomo.

Inoltre sempre più persone soffrono di allergie dovute alla vegetazione. Sono molti i casi di Comuni che hanno scelto di piantumare alberi e vegetazione “Allergy free” cioè privi di pollini o simili che possono sollecitare allergie. In questo modo si darebbe un piccolo aiuto a quelle persone che soffrono in alcuni periodi dell’anno a causa delle allergie.

Per questo motivo i Consiglieri Comunali Paolo Marinucci e Daniele Paradisi presentano una mozione per impegnare il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a fare proprie delle istanze da inserire nel nuovo bando per la gestione del verde pubblico e/o tramite un regolamento apposito.

In particolare si chiede tra le altre cose di vietare fin da subito l’utilizzo di qualsiasi pesticida di sintesi nelle aree non agricole del Comune (parchi, cigli stradali e ferroviari, fossi, viali , verde pubblico e privato, orti pubblici ecc…) privilegiando metodi di controllo biologici come previsto dalla normativa comunitaria e nazionale.

Inotre di prediligere il diserbo con mezzi meccanici, ottimizzando il numero e la frequenza degli sfalci nell’ottica di risparmio del consumo di carburante e sperimentando anche sistemi biologici di controllo nelle aree laddove è possibile (ad es. convenzioni con agricoltori-allevatori per il ricorso ad animali domestici erbivori, semina di essenze prative a bassa crescita, es. trifogli striscianti ecc.).

Di avviare il percorso per la costituzione di un biodistretto (per biodistretto si intende un’area geografica volta ai metodi biologici, istituita con delibera del Consiglio Comunale, laddove vengono promossi progetti per la gestione sostenibile delle risorse in un’ottica di economia solidale e di rete).

Di scegliere la piantumazioni di alberi “Allergy Free” in modo da aiutare le persone che soffrono di allergie.

 

Al PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
e, p.c. Al SINDACO
COMUNE DI TERMOLI
SEDE

MOZIONE

Oggetto: “VERDE PUBBLICO – BANDO”.

PREMESSO CHE il “Servizio di manutenzione delle aree verdi del Comune di Termoli comprensivo dei lavori integrativi e di sistemazione necessari e/o richiesti” è stato affidato mediante appalto aperto per il triennio 2011-2014 alla ditta “D.R. Multiservice” con sede legale in Guglionesi (CB) – C.da Chiancate 9, giusto contratto del 02.02.2011 Rep. n. 1749 registrato a Termoli al n. 22 – Serie 1° in data 13.02.2012;

una buona Amministrazione dovrebbe avere fra i propri obiettivi quello di salvaguardare e valorizzare il verde pubblico e privato del territorio comunale, allo scopo di favorirne la fruibilità da parte di tutti i cittadini e di migliorare così la qualità della vita nel proprio Comune; molti cittadini soffrono di allergie dovute alla vegetazione;

SOTTOLINEATO CHE con D.G.C. n° 195 del 21.07.2014 è stato prorogato il contratto con la D.R. Multiservice fino all’indizione di nuova gara e comunque non oltre 6 mesi (scadenza gennaio 2015);

CONSIDERATO CHE la Direttiva Comunitaria 2009/128/CE (artt.11 e 12) e il Decreto Legislativo 2012/150 (artt.14 e 15) impongono di eliminare o quanto meno ridurre al minimo l’utilizzo dei pesticidi, privilegiando prodotti fitosanitari a basso rischio o misure di controllo biologico, in aree specifiche tra cui parchi, giardini, cortili scolastici, lungo le strade e le vie ferroviarie, in prossimità di strutture sanitarie, di corsi d’acqua superficiale e di zone naturali protette; il TAR trentino (16.1.2012) e poi il Consiglio di Stato (4 marzo 2013) hanno riconosciuto la legittimità del regolamento del Comune di Malosco (TN) contro l’utilizzo dei pesticidi tossico nocivi nel suo territorio comunale (ricorso fatto da Coldiretti trentino), fornendo un chiaro riferimento giurisprudenziale ai Comuni che vogliono far applicare nel proprio territorio questo tipo di vincoli;occorre tenere conto del principio di precauzione e di prevenzione (ONU Rio de Janeiro 1992) e dell’art.32 della Costituzione Italiana (tutela della salute dell’uomo);

VISTA LA nota (prot. gen. n. 37513/2013) circa l’utilizzo di prodotti chimici per il diserbo da erbacce nella gestione del verde pubblico si evince che l’ARPA ritiene preferibile l’utilizzo di metodi alternativi a quello chimico, quali i metodi biologici, meccanici e fisici per la gestione del verde urbano. Mentre sembrerebbe che viene proposto un prodotto a base di “Glifosate sale di ammonio”. Prodotto che, sempre dalla nota, si apprende essere persistente all’acqua (tempo di emivita di 302 giorni) con probabilità quindi di arrivare anche alle falde acquifere inquinandole; Inoltre da alcuni studi sembrerebbe che il principio attivo “Glifosate sale di ammonio” sia anche controindicato per questioni sanitarie e quindi non utilizzato in luoghi dove può venire a contatto con persone (cigli delle strade ad esempio); possibilità di piantare alberi “Allergy Free”;

tutto ciò premesso e considerato il Consiglio Comunale di Termoli impegna il Sindaco e l’amministrazione Comunale ad inserire le seguenti proposte nel nuovo bando di gestione del Verde Pubblico

1) vietare fin da subito l’utilizzo di qualsiasi pesticida di sintesi (intendendo tutti quei prodotti fitosanitari e biocidi non previsti dal Reg CE n°834/2007 relativo alla produzione biologica), nelle aree non agricole del Comune (parchi, cigli stradali e ferroviari, fossi, viali , verde pubblico e privato, orti pubblici ecc…) privilegiando metodi di controllo biologici come previsto dalla normativa comunitaria e nazionale (Direttiva 2009/128/CE (artt 11 e 12), decreto legislativo 2012/150 (artt.14 e 15), esistono inoltre vari disciplinari per la gestione eco-compatibile e biologica del verde pubblico e privato, ad esempio il protocollowww.bio-habitat.com);

2) nelle aree agricole del comune promuovere la riduzione d’uso dei pesticidi di sintesi, sostituendoli con altri meno impattanti per la salute dell’uomo e dell’ambiente, come previsto dalla normativa comunitaria e nazionale (Direttiva 2009/128/CE (artt 11 e 12), decreto legislativo 2012/150 (artt.14 e 15));

3) imporre in ogni caso che l’utilizzo dei pesticidi consentiti sia effettuato ad una adeguata distanza di sicurezza da ogni edificio pubblico e privato, orti, giardini, parchi, aree ricreative, centri sportivi, corsi d’acqua e aree di interesse ambientale (così designate dalla direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE, dalla Direttiva “uccelli” 79/409 CEE, e dalla Direttiva “Natura 2000” 92/43/CEE);

4) imporre l’adozione delle più moderne tecniche di applicazione dei pesticidi con bassa dispersione come previsto dalla normativa comunitaria e nazionale e imporre le altre norme restrittive già previste (direttiva 2009/128/CE (artt 11 e 12), decreto legislativo 2012/150 (artt.14 e 15));

5) Prediligere il diserbo con mezzi meccanici, ottimizzando il numero e la frequenza degli sfalci nell’ottica di risparmio nel consumo di carburante e sperimentando anche sistemi biologici di controllo nelle aree laddove è possibile (ad es. convenzioni con agricoltori-allevatori per il ricorso ad animali domestici erbivori, semina di essenze prative a bassa crescita, es. trifogli striscianti ecc.)

6) Nei pressi di scuole, centri diurni o ogni altro luogo di frequentazione dei gruppi vulnerabili, oltre ad imporre distanze di sicurezza, consentire i trattamenti fitosanitari solo in orari di chiusura;

7) prevedere l’esposizione di opportuna segnaletica sul mezzo usato per irrorare e all’ingresso del fondo trattato con pesticidi tossico-nocivi, durante il trattamento e per il tempo di rientro. Il cartello deve contenere indicazioni dei prodotti usati e un simbolo di pericolo comprensibile a chiunque in modo immediato;

8) Realizzare le misure sopra descritte approvando un “Regolamento per l’utilizzo di prodotti fitosanitari” in analogia a quello approvato dal Comune di Malosco;

9) organizzare incontri di informazione e confronto, tavole di discussione con associazioni di categoria, agricoltori e cittadini, sui rischi derivanti l’uso dei pesticidi e sui metodi meno impattanti per l’ambiente e per la salute umana;

10) promuovere e favorire le piccole aziende agricole a conduzione familiare che usano metodi di coltivazione biologici o biodinamici agevolando forme di contatto diretto tra consumatori e produttori (mercati del contadino, spacci dedicati, gruppi d’acquisto, progetti di filiera corta, mense pubbliche e private bio);

11) promuovere corsi di agricoltura biologica per coltivazioni a pieno campo, orticoltura, frutticoltura, olivicoltura, viticoltura;

12) avviare il percorso per la costituzione di un biodistretto (Per biodistretto si intende un’area geografica volta ai metodi biologici, istituita con delibera del Consiglio Comunale, laddove vengono promossi progetti per la gestione sostenibile delle risorse in un’ottica di economia solidale e di rete. In Italia esistono vari biodistretti, dal Lazio alla Toscana, al Cilento (Altreconomia 148) nel territorio comunale);

13) Scegliere la piantumazioni di alberi “Allergy Free” in modo da aiutare le persone che soffrono di allergie;


i Consiglieri Comunali

Paolo MARINUCCI
Daniele PARADIS

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