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TERMOLI – La questione del depuratore del porto Termoli è assai complessa e delicata e per questo va spiegata per capire davvero quali siano le criticità e le colpe e di chi siano le responsabilità. Tutto ciò però lo vogliamo proporre ai cittadini con gli atti prodotti da chi ha effettuato i controlli in cui sono evidenti le violazioni e inosservanze ravvisate e per le quali sono state individuate varie sanzioni a carico del Comune di Termoli, del Sindaco Sbrocca e dei Responsabili della Ditta CREA.
Ciò che stupisce è che il Sindaco Sbrocca continua ad affermare di non essere mai stato informato in merito ai superamenti dei parametri di legge e addirittura dalla Crea dichiarano che non è risultata alcuna anomalia, né si sono avute comunicazioni particolari dall’Arpa.
Gli atti acquisiti grazie alla continua collaborazione con i nostri portavoce in Regione però smentiscono entrambi poiché, come è ravvisabile nelle intestazioni, sono stati tutti indirizzati: al Sindaco, all’Amministrazione Comunale, all’Amministratore Delegato della ditta CREA.
Nell’ottobre 2015 l’ARPA Molise comunicava al Comune di Termoli con nota 2628:
“Episodi di sversamenti di reflui indepurati sono stati più volte oggetto di accertamenti da parte di questa Agenzia e la stessa ha proposto l’adozione di interventi tecnici, in considerazione delle eventuali ripercussioni di tali sversamenti sulla salute dei bagnanti e dell’ecosistema marino. Tra gli interventi consigliati, e riportati nelle nostre note n. 1125 del 16.03.2011 e nota n. 1870 del 02.08.2002, quello di utilizzare a pieno regime il depuratore comunale realizzato in contrada Pantano Basso, facendo sì che il carico idraulico al depuratore dell’area portuale venga ridotto.”
Su sollecitazione della Capitaneria di Porto l’ARPA Molise, che ci tiene a precisare che il medesimo impianto è stato già oggetto di una recente verifica nel giorno 25.01.2016 i cui esiti non conformi sono stati trasmessi anche al Comune di Termoli, eseguiva nuovamente il 28 gennaio 2016 un accertamento sul depuratore del porto di Termoli e i cui risultati, trasmessi al Comune con nota 518 del 26 febbraio 2016, evidenziavano che:
“il valore del parametro dell’Azoto totale non è conforme ai limiti di emissione della parte III, Allegato 5, tabella 3 del D.Lgs. 152/2006. Si segnala inoltre che il valore elevato dell’Escherichia coli (710.000 UFC/100 ml) supera il limite di 5.000 UFC/100 ml imposto dalla Provincia di Campobasso… Dall’ispezione all’impianto si sono riscontrate nella condotta che collega la vasca di chiarificazione a quella del contatto cloro, due rotture, con conseguente fuoriuscita di parte dei reflui non trattati in una vasca di calma, posizionata prima del misuratore di portata.”
I risultati analitici dei campionamenti effettuati ai reflui contenuti in questa vasca “hanno evidenziato che i valori dei parametri BOD5, COD, Materiali grossolani, Azoto Ammoniacale e Azoto Totale non sono conformi ai valori tabellari del D.Lgs. 152/2006, si segnala inoltre il valore elevato dell’Escherichia coli (1.000.000 UFC/100 ml).”
Le analisi condotte nella vasca di accumulo posizionata a valle della vasca di calma dove i reflui vengono pompati e immessi nel torrino a caduta e successivo convogliamento in mare mediante condotta sottomarina hanno evidenziato parametri fuori norma con valori dell’Escherichia coli “pari a 1.000.000 UFC/100 ml“. Le analisi condotte in corrispondenza del punto di rottura della condotta di scarico sottomarina adiacente il depuratore, nei pressi delle scogliere frangiflutti del molo nord “hanno evidenziato una elevata contaminazione microbica” con valori dell’Escherichia coli di 246.000 UFC/100 ml rispetto al limite di 5.000 UFC/100 ml.
Dalle deduzioni conclusive di ARPA Molise si evidenzia che:
“l’impianto di depurazione dell’area portuale di Termoli allo stato attuale non risulta efficiente in quanto i reflui che vengono immessi nel mare Adriatico non rispettano i limiti tabellari previsti dal D.Lgs. 152/2006. All’atto del sopralluogo si è potuto constatare infatti che nella vasca di accumulo e pompaggio al torrino di caduta, insistono reflui surnatanti, provenienti dalla condotta di by-pass e che si mescolano con quelli provenienti dalle fasi di depurazione.”
Ribadisce l’ARPA: “è opportuno rammentare che la scrivente Agenzia con note n. 1870 del 02.08.2002 e n. 1125 del 16.03.2011, ha già trattato le suddette problematiche”.
Il superamento dei limiti previsti per lo scarico del depuratore ha determinato la violazione dell’art. 101 – comma 1, sanzionato dall’art. 133 – comma 1, che prevede l’irrogazione della sanzione amministrativa da euro 3.000 a euro 30.000 a carico dell’Amministratore Delegato della CREA, obbligando al pagamento in solido: la ditta CREA, Il Sindaco di Termoli e l’Amministrazione comunale di Termoli.
Inoltre a carico del Comune di Termoli e del Sindaco Sbrocca: “La violazione dell’art. 124 – comma 1, sanzionato dall’art. 133 – comma 2 dello stesso decreto che prevede l’irrogazione della sanzione amministrativa da euro 6.000 a euro 60.000 per aver attivato uno scarico di reti fognarie senza l’autorizzazione di cui all’art. 124 sempre del D.Lgs. 152/2006“. Nell’accertamento del 25 gennaio 2016 trasmesso al Comune di Termoli con nota 371 del 16 febbraio 2016 l’ARPA Molise rilevava dei valori di Escherichia coli pari a 16.000 UFC/100 ml rispetto al limite di 5.000 UFC/100 ml ravvisando l’ipotesi di inosservanza dell’art. 130 comma 1 del D.Lgs. 152/2006 per non aver osservato le disposizioni prescritte dalla Provincia di Campobasso con conseguente irrogazione della sanzione amministrativa da euro 1.500 a euro 15.000 a carico dell’Amministratore Delegato della CREA, obbligando al pagamento in solido: la ditta CREA, il Sindaco di Termoli e l’Amministrazione comunale di Termoli.
Sottolineiamo che nonostante sui giornali la CREA abbia sbandierato in questi giorni la soluzione per il depuratore del porto di Termoli dichiarando che presto i problemi saranno solo un ricordo contemporaneamente ha richiesto alla Provincia e all’ARPA Molise l’Autorizzazione Provvisoria allo scarico in deroga ai limiti. Se questa è la soluzione!!!
Grazie all’impegno del Portavoce del Movimento 5 Stelle Patrizia Manzo la questione del depuratore del porto di Termoli è approdata finalmente lo scorso martedì in Consiglio Regionale. La seduta si è concluso con l’impegno da parte del Presidente della Regione Molise a sollecitare il Sindaco di Termoli a trovare ogni utile soluzione. Inoltre si è stabilito di intensificare i controlli, rendendoli settimanali, sulle acque di balneazione in prossimità del Lido Anna e del lido Cala Sveva.
Considerato che nell’Accordo di Programma Quadro “Sistema Idrico e Fognario Depurativo” del 2015 tra Regione, Ministero dell’Ambiente e Agenzia per la Coesione Territoriale, sono previsti un milione e novecentomila euro per portare a regime il depuratore di Pantano Basso sarà nostro impegno sollecitare il Sindaco Sbrocca ad avviare i lavori con la massima urgenza.
Movimento 5 Stelle Termoli