CAMPOBASSO _ La precarietà deve essere una priorità dell’agenda politica del nostro paese. Le giovani generazioni vivono una condizione esistenziale e lavorativa di assoluta incertezza, una questione sociale connotata da precarizzazione, marginalità, sofferenza che sempre più si connota come questione di tipo generazionale. Sono state private delle tutele che i loro padri hanno conquistato e subiscono un impoverimento del lavoro che umilia le loro intelligenze e i loro sforzi, riducendoli a una merce; sfruttati in forme sempre più subdole e arbitrarie come gli stage e i tirocini, nell’incertezza del futuro previdenziale e nell’inesistenza di strumenti di welfare destinati ai precari. Ridare fiducia alle giovani generazioni, e ritrovare al contempo la loro fiducia, è la priorità.
Saperne valorizzare le competenze, essere in grado di rappresentarli nel mondo del lavoro, ridare loro ciò che chiedono a gran voce: la dignità di essere ascoltati, di ritrovare degli interlocutori che sappiano rispondere alle loro richieste, e sappiano tradurre il loro risentimento in azione politica efficace, in grado di sostenerli nello loro battaglie per la difesa e la riconquista dei diritti che stanno perdendo. Urge un ripensamento radicale del lavoro, che unisca diritto al lavoro e lavoro con diritti. E’ necessario ripensare ad un lavoro che garantisca i diritti inalienabili – ferie, malattia, equa retribuzione, maternità, sciopero – ed è necessario che si preveda una continuità di reddito per consentire ai giovani di iniziare una vita autonoma dignitosa. Noi Giovani Democratici vogliamo portare le nuove generazioni e il dramma della precarietà al centro al centro dell’agenda politica italiana e per questo nelle prossime settimane promuoveremo una campagna di sensibilizzazione sul tema della precarietà, partendo dalla proposta di legge del gruppo del Partito Democratico alla Camera “Precarietà zero”.