
“L’assessore Sabella, che ritenevo non fosse a digiuno di esperienza amministrativa, prima di etichettare come paradossale l’intervento di qualcuno deve imparare che il consiglio comunale e la stessa componente di maggioranza hanno come prerogativa quello dello stimolo, del confronto e della critica costruttiva; anzi deve cogliere di buon grado i suggerimenti che gli sono piovuti sulla testa.
Posso comprendere come definire blanda l’azione della squadra di governo possa essere uno schiaffo al loro impegno, ma la cittadinanza guarda ai risultati e non alle promesse. Cito solo due esempi che possono far amplificare il malcontento generale: i disagi enormi creati in via Corsica, per quasi 4 mesi, quando sarebbe bastato imporre alla ditta esecutrice dei lavori alle fogne di dotarsi di una macchina spingi tubi, per accorciare sensibilmente la durata del cantiere e ridurne al minimo le conseguenze sulla viabilità, strategica in quel tratto; altrettanto tempo è trascorso per sostituire delle lampade alla pubblica illuminazione nella zona della chiesa del Carmelo.
Se questi sono i ritmi dell’amministrazione non ci siamo e non possiamo accettarli. Ma decine sono le questioni che attendono una risposta, sollecitate direttamente dalla cittadinanza. Un marciapiede pericoloso e sconnesso davanti alla chiesa di San Pietro; comunicazioni a singhiozzo su via delle Tamerici. Non basta elencare come la lavandaia undici cantieri, buona parte eredità del passato, per considerarsi promossi sul campo, ma occorre tenere presente tutte le specificità e le grane locali”.
Capogruppo Pdl
al comune di Termoli