TERMOLI – “In questi giorni di febbrili consultazioni tra partiti e tra candidati dei vari schieramenti, sento di dover chiarire ulteriormente agli elettori termolesi, seppur in sintesi, il motivo della mia candidatura alla carica di sindaco di questa città”. Con queste parole il sindaco uscente Basso Antonio Di Brino spiega la sua posizione all’interno del variegato scacchiere politico termolese.

“La principale motivazione della mia ricandidatura risiede nella grande richiesta che mi è stata manifestata dalla gente comune e da tutti gli amici che hanno potuto constatare il grande lavoro svolto in questi ultimi quattro anni; un consenso sincero e genuino, che non appare certo sui media, ma che mi è stato espresso fin dal primo giorno della decadenza anticipata dell’Amministrazione comunale che ho avuto l’onore di guidare. Il secondo motivo, invece, ha a che fare con gli ex amministratori comunali che hanno condiviso con me le scelte e le decisioni che stanno portando Termoli a cambiare volto, con lo sguardo sempre rivolto all’ambiente, al turismo e al benessere collettivo.

A tutti loro va il mio ringraziamento, sia per il sostegno avuto nei singoli momenti delle scelte operate in Giunta, che in quello ricevuto a seguito dei momenti più difficili, quando il confronto si è fatto più aspro, ma pur sempre nel solco della lealtà e della sincerità reciproca. E’ anche a tanti di loro che devo questa mia decisione. Tra tutte queste persone, vorrei rivolgere un pensiero particolare all’ex assessore Bruno Verini, al quale mi ha legato da sempre una profonda amicizia e al quale voglio riconoscere pubblicamente il mio apprezzamento per la sua schiettezza e per la sua voglia di migliorare Termoli. Ho compreso l’amarezza profonda di Verini al momento delle sue dimissioni, ma sono anche convinto che le circostanze richiedevano in quel momento scelte che, solo all’apparenza, potevano sembrare poco chiare o addirittura non condivisibili.

Auspico pertanto che Bruno Verini possa tornare ad impegnarsi in questa competizione elettorale, perché sono convinto che la sua esperienza e la sua onestà intellettuale possa essere di grande utilità per la gente di Termoli. Non intendo approfittare oltremodo dello spazio che i media locali vorranno dedicarmi, quindi mi riservo di illustrare prossimamente le ulteriori motivazioni che mi hanno spinto a lavorare, con tutta la passione che mi è possibile, per il bene di questa città e di tutti i termolesi”.

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2 Commenti

  1. Almeno coerenza e dignità
    Ho letto le parole di Di Brino nei confronti di Verini e, in un primo tempo, mi sono apparse gentili, affettuose e anche sincere. Qualcuno, poi, mi ha fatto leggere articoli e dichiarazioni fatte mesi addietro e mi sono detto: a che punto di ipocrisia può arrivare l’animo umano pur di dar sfogo alla propria ambizione politica! Certamente Verini è persona seria e ha dimostrato impegno e capacità nel suo ruolo di amministratore, sia in Consiglio che in Giunta e, se si candidasse, la gente lo voterebbe ma non certamente al fianco di Di Brino.

  2. rispetto
    Penso che in questa delicata fase di campagna elettorale ci sia un gran bisogno di rispetto per gli elettori. Come si fa a “lanciare un appello a Verini (vieni con noi)” dopo tutto quello che è successo? Senza entrare nel merito delle ragioni che hanno causato la rottura Di Brino-Verini e lungi dallo schierarsi a favore dell’uno o dell’altro ribadisco la richiesta di rispetto per gli elettori che non accettano questi teatrini e non si prestano a giochi e giochini invocati nell’interese dei cittadini ma di fatto mirati al personale successo politico.