ROMA _ “Il Ministro dello Sviluppo economico ha finalmente preso atto dell’inconsistenza dell’offerta del Sig. Di Risio, restano però ancora troppi dubbi intorno alle sorti dello stabilimento di Macchia di Isernia i cui lavoratori, si trovano ancora ad essere senza retribuzione” Così l’on. Antonio Di Pietro in merito alla tentata acquisizione dello stabilimento di Termini Imerese da parte dell’imprenditore molisano, patron della Dr Motor.
Una questione che l’Italia dei Valori segue da tempo. In data 17 aprile 2012 il presidente Di Pietro aveva, infatti, inviato una lettera al ministro competente ed aveva presentato due atti di sindacato ispettivo n. 4-15909 e 4-16349 rispettivamente in data 3 maggio 2012 e 30 maggio 2012 nonché un esposto a nome dell’Italia dei Valori, a seguito del quale la Procura di Isernia ha aperto un fascicolo sull’imprenditore Massimo Di Risio, intenzionato da tempo ad acquisire lo stabilimento di Termini Imerese. “A lungo – si legge nel testo – abbiamo chiesto copia del piano industriale per fare chiarezza su eventuali garanzie finanziarie”. Un piano industriale che non è mai arrivato. Ora, alla luce delle dichiarazioni rilasciate alcuni giorni fa dal ministro Passera sull’affidabilità dell’imprenditore molisano, l’on Di Pietro è tornato ad interrogare il governo chiedendo un intervento in merito alla sorte dei lavoratori dello stabilimento di Macchia d’Isernia che sono da mesi senza stipendio e che non possono continuare a pagare le colpe degli imprenditori e i tempi della politica.
GRAZIE ANTONIO
NON CI SONO SOLO GLI OPERAI , MA ANCHE GLI IMPIEGATI SENZA STIPENDIO ED OLTRE, ANCHE TUTTE LE PERSONE CHE SONO STATE COSTRETTE AD USCIRE DALL’AZIENDA FIRMANDO ATTI DI LICENZIAMENTO O PER GIUSTA CAUSA O PER CESSAZIONE DEL RUOLO CHE SI TROVANO IN MEZZO AD UNA STRADA PEGGIO DEGLI ESODATI. L’AZIENDA NON HA ANCORA PAGATO NESSUNO.