I primi frutti della Termoli Futura.
Quale migliore occasione per il comune di Termoli, ricreare un luogo adatto, appartato, che non intralciasse la circolazione, e ripristinare il Natale o anche la Befana dei vigili? Pensa e ripensa…pensa e ripensa al Sindaco è venuta in aiuto la nuova scala a chiocciola del porto. Un gruppo di architetti di Castelpetroso, paesino posto all’interno del Molise, ha avuto l’idea: “Prendiamo due piccioni con una fava: rifacciamo la “scala” e diamo al paese un albero Natalizio!”. Prima d’iniziare il progetto hanno chiesto, però, il permesso a… Vittorio Sgarbi, il primo a criticare il vecchio manufatto definendolo un “obbrobrio”. Questi, infatti, ha esclamato: “ Finalmente, dei professionisti che hanno fatto una proposta brillante…festosa, architettonicamente valida…”.
Ma ridiventiamo seri! Il sottoscritto rimane sempre del parere della sua prima idea: l’esecuzione di una scala costruita “in breccia” cioè nel terreno, all’interno delle mura, con “vano ascensore per disabili”. Chissà, forse la prossima amministrazione…! Altri soldi dei termolesi! E chissà quando…!!! Termoli, forse, è uno dei pochi centri molisani che non cura questo aspetto, importantissimo per una cittadina moderna. La legge 13/89 per l’abolizione delle barriere architettoniche, andrebbe applicata in tutti i punti strategici della nuova cosiddetta Termoli Futura. Manca, in particolar modo, lungo il litorale nord. A cosa serve fare una pista ciclabile per quelli che godono ottima salute e trascurare gli altri, i disabili che non possono neanche accedere agli stabilimenti balneari? E potremmo citare anche altri uffici come le Poste e lo stesso Municipio che, essendo edifici pubblici, hanno l’obbligo di adeguarsi alle norme della legge.
La nuova scala, però, possiede qualche svantaggio/vantaggio: mentre obbliga le donne a scendere in …pantaloni (come mi ha suggerito un caro amico), proibisce ai termolesi maleducati di andare a orinare sui suoi gradini…!!! A questo punto “una domanda sorge spontanea”: perché non approfittare per progettare anche dei gabinetti pubblici? Come quelli che sono sull’autostrada, con i tornelli per entrare nei servizi igienici, interrati e non a vista!. I vespasiani – fatti costruire ai tempi dell’antica Roma nel 69 d.C. dall’imperatore Tito Flavio Vespasiano – non sono una novità per Termoli: uno era posizionato in un angolo di Piazza Monumento, dal lato della scuola elementare Principe di Piemonte; un altro era stato installato sul Piano di S. Antonio, lungo una delle pareti esterne della chiesa, dalla parte che dà verso il mare. L’imperatore romano, aveva messo anche una “tassa sull’urina”. Si, proprio così! Una tassa che copriva i costi per la costruzione e lo smaltimento dei liquami di questo servizio. D’altra parte, capita spesso al turista, o a chi arriva a Termoli di passaggio, di dover usare il servizio dei bar o degli stabilimenti balneari, d’estate, per espletare i propri bisogni corporali. Non è un argomento tanto frivolo come qualcuno può pensare. Pertanto, potremmo consigliare – visto che adesso è un po’ più difficile farla franca se si va ad orinare sulla famigerata “scala” – di far costruire qualche gabinetto pubblico, ben attrezzato, in alcuni punti strategici del paese come giù al porto, nel parcheggio dei pullman, lungo la via Cristoforo Colombo-litorale nord e, ancora, verso Rio Vivo.
Insomma, il nostro sindaco potrebbe diventare famoso come l’imperatore romano, non solo per aver dato a Termoli una nuova sistemazione urbanistica con la Termoli Futura, ma anche per aver risolto il problema dei servizi igienici che darebbe al paese la caratteristica di una cittadina veramente moderna.
Con i più sinceri auguri di BUON NATALE a tutti termolesi, buoni e cattivi: a Natale siamo tutti più buoni…c’è un anno per rifarsi!
Saverio Metere
architetto
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