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altLARINO – Le idee ci sono. Almeno quelle e tra mille problemi, tralasciando le pseudo proposte della “Buona scuola”, continuiamo nella mia scuola, l’Istituto Omnicomprensivo di Casacalenda, coerentemente, a cercare attraverso le TIC, “strade percorribili” per motivare i nostri allievi alla conoscenza. Dopo aver sperimentato i blog didattici come metodologia d’apprendimento a “costo zero”, ci apprestiamo a introdurre nella didattica, anche in parallelo, un nuovo metodo che utilizza i QR CODE. Una metodologia che, come per i blog didattici, non ha nessun costo per i nostri allievi, le famiglie e l’istituzione scolastica. Il QR Code, è un codice a barre bidimensionale formato da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. È impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate a essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. Il nome “QR” è l’abbreviazione dell’inglese “Quick Response” (“risposta rapida”), poiché il codice fu sviluppato per permettere una rapida decodifica del suo contenuto. Le opportunità nella didattica e per l’apprendimento sono notevoli e sfruttano la velocità con cui si può accedere ai contenuti. Basta installare le applicazioni giuste sul Tablet o sullo smartphone, ormai diffuso tra tutti gli studenti e gli insegnanti, puntare la fotocamera sul QR code in modo da posizionare il QR code da scansionare, al centro dello schermo e dopo qualche istante l’applicazione condurrà ai contenuti che possono essere argomenti testuali, multimediali, mp3, cortometraggi, animazioni, indirizzi internet, etc.

E’ possibile trovare programmi gratuiti sia per la lettura (decodifica) che per la scrittura (codifica) dei codici QR. La procedura più interessante per la diffusione e l’utilizzazione dei contenuti didattici, è quello di immagazzinarli precedentemente in uno hard disk virtuale definito Cloud (nuvola), un servizio offerto dal provider al cliente, per poi trasformare in QR Code, l’ https delle pagine web che racchiudono i contenuti da condividere. Non è da escludere, la possibilità di generare dei QR Code da qualsiasi contenuto reperibile sul web che abbia un https da poter trasformare in QR Code. Il metodo per caratteristiche proprie, oltre ad essere veloce e gratuito, stimola i ragazzi a non essere solo dei semplici “consumatori digitali” ma anche dei “creatori consapevoli”, che usano le tecnologie digitali in modo creativo, per diffondere i risultati di studi e ricerche, lavori multimediali, approfondimenti, etc., in un reciproco e continuo rapporto interattivo di confronto e scambio con il gruppo di appartenenza altri gruppi e gli insegnanti.

I QR code possono essere utilizzati per distribuire semplici contenuti o per creare degli specifici percorsi d’apprendimento, ma anche, delle complesse mappe concettuali multimediali. L’insegnante, attraverso i QR code può a sua volta, diffondere tra i propri allievi velocemente, specifici contenuti e cosa molto interessante, può “personalizzare l’insegnamento”. Ci auguriamo che questa nostra proposta possa trovare delle utili applicazioni nei processi di digitalizzazione e innovazione tecnologica, insinuandosi efficacemente, tra i mille problemi che affliggono il sistema scolastico e la conoscenza.

prof. Elvio Petrecca

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