TERMOLI – La lunga storia dello Zuccherificio del Molise continua, anche dopo la chiusura avvenuta nel dicembre 2016. La fase finale è cominciata nel novembre del 2014, data la difficile situazione del settore, la dirigenza, sotto forti spinte politiche perché in quel momento l’azienda era controllata al 100% dalla Regione Molise, decide di mettere in cassa integrazione, per “sole 13 settimane”, il personale.
Lo Zuccherificio ha sempre occupato centinaia di lavoratori perché, oltre i dipendenti fissi, si deve contare il personale stagionale, le ditte esterne, gli autotrasportatori, l’indotto e tutto il mondo agricolo, i posti di lavoro persi per sempre, sono centinaia. Dopo essere stati cacciati dal loro posto di lavoro, continua la serie di promesse, sempre non mantenute, che interessano gli ex dipendenti; in questi ultimi mesi abbiamo sentito una serie continua di eventualitàricollocative che erano praticamente dietro l’angolo. Meccanica pesante, polo logistico, centro scientifico, chimica verde, punto di raccolta agricolo, iraniani, cinesi, addirittura riapertura del Carrefour etc. A queste si sono aggiunte le ‘opportunità’ offerte dalla Regione Molise con i suoi bandi per favorire le assunzioni: tirocini formativi, bonus assunzioni, autoimpiego, corsi formativi e attività presso i Comuni. Ma, finora, nulla di concreto, solo le solite chiacchiere fino alla più grossa, la voce, per ora solo sussurrata e non confermata, di un qualcosa di molto grosso, la possibilità di riapertura dell’impianto

















