Non è certo con lo “squadrismo” -di triste memoria!- che si risolvono eventuali problemi di microcriminalità e che nulla hanno a che vedere con l’immigrazione, per di più, operazioni incontrollate di questo genere oltre ad essere estremamente pericolose per i cittadini stessi, non scalfiscono neanche un po’ le “cupole” delle organizzazioni mafiose che controllano effettivamente tutta la manovalanza malavitosa, a tutti i livelli. La lotta alla delinquenza organizzata non può essere certo arrogata a “polizie parallele” o a personaggi in preda ad esaltazioni da “giustizieri”.
Peraltro, il nostro territorio molisano è assolutamente al di fuori del drammatico quadro dipinto dal presidente di questa sedicente associazione, che pare invece si svegli terrorizzato da qualche incubo! Suggeriamo a costui e ai suoi simpatizzanti di profondere il loro “impegno umanistico” in cose effettivamente utili alla cittadinanza molisana e che non siano la giustizia “fai da te”. Il PRC molisano contrasterà con fermezza e con ogni mezzo questa deriva antidemocratica e questa degenerazione culturale, che porterà sempre più ad additare i più deboli e i più poveri come i colpevoli di ogni cosa.
Non ci sarà mai vera sicurezza senza una politica di coesione e di inclusione sociale e fenomeni incontrollati di questo tipo non possono che fomentare la diffidenza e le distanze tra gli esseri umani ed instillare ancor più nella gente senso di insicurezza e di inquietudine verso i propri simili.
Antonello Manocchio