Il Comitato, inoltre, respinge duramente le accuse rivoltegli dal consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia, Michele Picciano e dal coordinatore Provinciale di Forza Italia Gianfranco Spensieri e sottolinea l’assoluta falsità di una ipotetica strumentalizzazione o speculazione politica da parte della sinistra larinese su problemi così importanti e fondamentali ricordando che il Comitato si è costituito con il sostegno di tutte le forze politiche sia di destra che di sinistra, oltre che dei vari movimenti civici, al fine di denunciare una evidente, ingiusta ed inspiegabile penalizzazione del nosocomio frentano e di tutto il territorio del basso Molise. Le accuse di campanilismo si rigettano ai mittenti, in quanto è evidente che gli stessi non si siano adeguatamente informati sui motivi fondanti della protesta.
Lo potevano fare tranquillamente considerato che alla manifestazione del 30 gennaio hanno aderito diversi esponenti di vertice del loro partito, come l’On. De Camillis. Comunque si coglie nuovamente l’occasione per sottolineare alcuni aspetti fondamentali che il riordino sanitario dovrebbe tener ben presente, contrariamente a quanto è stato fatto con gli ultimi provvedimenti:
– prima di tagliare reparti e quindi servizi ai cittadini, eliminare i tanti sprechi presenti nella gestione sanitaria che hanno contribuito notevolmente a determinare il debito;
– la distribuzione delle risorse sanitarie deve avvenire in modo equo e omogeneo sul territorio, garantendo dei LEA (livelli essenziali di assistenza) ottimali; – il riordino dell’offerta ospedaliera deve dare priorità alle strutture pubbliche;
– gli accorpamenti dei reparti devono avvenire in un’ottica di compatibilità e di complementarietà e non di concorrenza secondo il principio della pari dignità.