GRUPPO CONSILIARE DI OPPOSIZIONE Mozione di sfiducia al Sindaco ai sensi dell’art. 52 comma 2 del Testo Unico degli Enti Locali
Al Presidente del Consiglio Comunale PREMESSO CHE:– il TAR Molise con sentenza n. 00645/2009 ha riconosciuto Greco Vincenzo, attuale Sindaco di Termoli, responsabile di gravi abusi edilizi; – gli abusi edilizi commessi dall’attuale Sindaco, così come già documentato nell’anno 2000 dall’ufficio tecnico del Comune di Termoli e confermato dal consulente tecnico d’ufficio nominato dal TAR, sono stati realizzati su un immobile di valore storico sito nel pieno centro della Città e sottoposto a vincolo da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici del Molise;
– alla fine di un lungo iter giudiziario il TAR Molise ha di fatto riconosciuto la gravità degli abusi edilizi, sancito la assoluta insanabilità degli stessi e conseguentemente di fatto ripristinato l’ ordinanza di demolizione n.221 del 2000 emessa dall’ Amministrazione Comunale dell’epoca. VALUTATO CHE: – risulta palese da questa vicenda privata l’assoluta mancanza di rispetto delle leggi e delle norme dell’urbanistica da parte del dott. Greco Vincenzo, che oltre ad avere conseguenze di carattere giudiziario sono certamente oggetto di condanna sul piano etico e morale;
– tale giudizio non può essere disgiunto dalla considerazione che nel frattempo il dott. Greco Vincenzo dal 2006 ricopre la carica di Sindaco di Termoli e che per lungo tempo ha trattenuto per sé la delega al settore urbanistico e continua anche oggi di fatto ad accentrare su di sé ogni attività e decisioni che riguardano questa materia delicata e al centro di interessi privati e pubblici di grande rilievo;
– la decisione del TAR in merito alla vicenda degli abusi edilizi commessi dall’attuale Sindaco fa riemergere con prepotenza quanto più volte sostenuto dai consiglieri di opposizione sul conflitto di interessi esistente in questa vicenda, che configurano tutti gli elementi per l’incompatibilità con il ruolo di amministratore pubblico. Lo stesso Sindaco è infatti ancora protagonista di un contenzioso con il Comune, ente che ha il dovere di tutelare l’interesse pubblico nel far rispettare la legge, contro l’interesse del dott. Greco a evitare l’esecuzione dell’ordinanza di demolizione delle opere abusive attualmente vigente in seguito alla sentenza del Tribunale;
– non si può negare che il giudizio etico e morale sul comportamento privato dell’attuale Sindaco, per la mancanza di rispetto della legge e delle norme urbanistiche, risulti di riflesso sovrapponibile al giudizio negativo di “malagestione” del settore urbanistico, dove ripetute sono state le denunce di irregolarità e illegalità nelle procedure seguite. Basti pensare alle vicende urbanistiche degli abusi edilizi permessi nelle costruzioni di via Asia, al caso della lottizzazione Andreoli, al caso della irregolare cessione del verde da parte della AZUR costruzioni, al caso più eclatante di violazione di legge urbanistica e conflitto di interessi della IM.MAR.: tutte vicende che risultano oggetto di indagini da parte della Magistratura;
– Relativamente al conflitto di interessi, più volte è stato sollevato anche come problema etico e di opportunità, sia in Consiglio Comunale sia in interventi pubblici, il fatto che il Sindaco non abbia avvertito la necessità e il pudore di sospendere la sua attività professionale di notaio quanto meno su tutte le pratiche di carattere urbanistico e immobiliare che coinvolgevano contemporaneamente il Comune. Tale fatto ha ingenerato una pericolosa commistione di ruoli e funzioni di carattere pubblico e privato nella gestione di interessi sensibili in un settore come quello urbanistico in cui è indispensabile il massimo grado di trasparenza amministrativa.
CONSIDERATO CHE: Vi è riconoscimento generalizzato da parte della popolazione di Termoli per la fallimentare gestione amministrativa e politica dell’Amministrazione Comunale di Termoli da parte dell’attuale Sindaco Greco. A tal proposito e a titolo di mero esempio basti riportare:
1. l’emblematico fallimento della raccolta differenziata dei rifiuti, che per le modalità e i tempi di attuazione ha trasformato un’ occasione di progresso civile in un degradante conflitto con l’intera cittadinanza e ha determinato un serio problema igienico – sanitario per l’abbandono incontrollato di rifiuti;
2. l’immenso dispendio di risorse pubbliche consumate in centinaia di incarichi legali affidati quasi tutti a professionisti di fuori regione consumati in una pericolosa attitudine al conflitto perenne con chicchessia e destinati a sostenere capotici e perdenti contenziosi a carico dei cittadini termolesi;
3. le drammatiche condizioni contabili in cui versa il Comune di Termoli derivanti da una caduta delle entrate, un eccesso di spese, la perdita di cospicui contributi, azioni giudiziarie di pignoramento da parte di creditori, tutti occultati in documenti di bilancio non veritieri e ora all’esame della Corte dei Conti;
4. il blocco totale attuale e permanente da mesi dei pagamenti per lavori e attività svolte per conto del Comune, dovuto alle condizioni su esposte, a ditte e aziende creditrici che sta riducendo in grande sofferenza e conducendo al fallimento decine di piccole imprese locali in un momento di crisi già devastante;
5. le azioni condotte contro le categorie economiche dei commercianti, degli esercenti dei pubblici servizi, dei balneatori, sempre attuate in questi anni all’inizio della stagione turistica;
6. il crollo delle presenze turistiche a Termoli derivante da una totale assenza di politiche di marketing, men che mediocri iniziative di promozione e accoglienza, un progressivo e umiliante degrado manifestatosi nella città, divenuta sporca, maleodorante, senza la più ordinaria manutenzione, senza attenzione alcuna agli arredi urbani, in un progressivo peggioramento della qualità della vita e quindi dell’immagine di città turistica bella e ospitale;
7. le folli iniziative assunte sulla viabilità ed i parcheggi con tutte le disperanti conseguenze sul traffico, sullo spirito di tolleranza dei Cittadini e il danno economico per le attività commerciali;
8. la chiusura definitiva nel rapporto con i Cittadini e le loro forme di rappresentanza sfociato in un dissenso mai manifestatosi così radicale e totale nei confronti di nessuna amministrazione comunale, con conseguenti e preoccupanti forme di deriva democratica in una Città oramai ridotta ad ostaggio;
9. l’isolamento politico assoluto rispetto a tutte le altre realtà comunali del territorio del Basso Molise, dovuto all’assoluta incapacità di dialogo e all’ossessiva sete di potere e predominio manifestato dal Sindaco Greco, che ha costretto tutti i Sindaci dei Comuni aderenti alla pratica esclusione dell’amministrazione di Termoli dal contesto del Consorzio di Sviluppo Industriale della Valle del Biferno.
TUTTO CIO’ PREMESSO Il Consiglio Comunale di Termoli sfiducia il Sindaco Vincenzo Greco ai sensi dell’art. 52 comma 2 del TUEL.
I Consiglieri Comunali: Alberto Montano, Tony Spezzano, Vincenzo Aufiero, Michele Cocomazzi, Antonio Malerba, Fernanda De Guglielmo, Antonio Di Brino, Agostino De Fenza, Francesco Roberti, Ennio De Felice, Oreste Campopiano, Bruno Verini.