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TERMOLI _ “Non sappiamo con esattezza che cosa abbia determinato il brusco precipitare della crisi al Comune di Termoli, ma che ci si sia arrivati non mi sorprende“. A parlare è il segretario regionale dei Giovani Democratici, Maurizio Cicchetti. “A orchestrare la fine di Greco è stato Greco che si è lasciato persuadere dai suoi “protettori” ad andare avanti senza varare al suo interno soluzioni concordate. “Protettori” che nulla hanno fatto per evitare questa tragica soluzione e che oggi esprimono solidarietà, rammarico e amarezza. Gli errori si pagano. Si torna al voto. Su un punto tuttavia voglio essere molto chiaro. Non è certamente questo che mi auguravo e che avremmo voluto, né l’abbiamo mai sollecitato.
Ma forse è così che doveva finire. Non credo di aver bisogno di sofisticate argomentazioni per dimostrare ai cittadini, né bisogna cercarlo tra gli indovini cosa non ha funzionato. Basta pensare che la maggioranza che sosteneva il sindaco era “falsa”, non era quella uscita dalle urne e questo ha determinato anche una profonda frattura tra le istituzioni e i cittadini con cicatrici profonde da rimarginare. Un’amministrazione che si reggeva su un solo voto non aveva futuro, né poteva dare corso a un preciso mandato e una coerente linea politica. Il sindaco che ha delegittimato l’opposizione, annullato i partiti, disgregato la maggioranza, mandato a casa i primi eletti, non incarnava più la speranza di nessuno, tranne quella degli addetti ai lavori. Non è stato in grado di capire la città e provocarne lo sviluppo.

E’ stato più un curatore fallimentare che uno capace di guardare al futuro. In ogni caso adesso che i riflettori si sono spenti, dopo che il Pd in tutti i modi ha cercato di evitare le elezioni anticipate, bisogna tornare alla normalità. Ora che è tutto chiaro, l’unica vera certezza è che c’è l’esigenza di ricostruire in sintonia con la storia complessiva della nostra città, una classe dirigente nuova perché quella attuale, anche se relativamente giovane, risulta in parte logorata. Termoli, dopo questa drammatica esperienza deve andare avanti e soprattutto deve avere la consapevolezza che i problemi più gravi e difficili saranno man mano superati. Dobbiamo ripartire da una politica meno partitica e più pratica, né improntata a destra né improntata a sinistra.

Rivolgerci alla società guardando oltre gli schieramenti politici e puntare sui grandi temi. A Termoli abbiamo sbagliato persone: non era certo Greco il candidato del centrosinistra e la sinistra non era Greco. Abbiamo bisogno di un sindaco che armonizzi gli interessi dei cittadini di Termoli con i problemi che attraversano tutto il basso Molise. Un sindaco che abbia la capacità di restituire idee e intelligenza a questa magnifica città. Un candidato di valore, cultura e di esperienza politica-amministrativa con capacità comunicative in grado di tenere insieme una coalizione”.

Maurizio Cicchetti
Segretario regionale Giovani Democratici
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