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TERMOLI _ Le festività del Santo Natale sono a termine, dopo l’Epifania “che tutte le feste si porta via” si torna ad affrontare il vivere quotidiano. Con la fine dell’Amministrazione Greco, Termoli si prepara ad affrontare le elezioni per una nuova Amministrazione. Dopo i fuochi pirotecnici, il classico rincorrere di nomi a futuro Sindaco, qualche lieta tavolata con torta, spumante, ecc…, il tutto consono con il clima festaiolo, si preannunciano da più parti i rituali incontri tra i partiti.
A tal proposito, si pensa sia condivisibile l’assenza, oggi,di veri partiti capaci di offrire e garantire il confronto interno, la partecipazione, il collegamento con la gente, ecc..; sembra invece, prevalere come valore la “visibilità”, quindi il personalismo, ancor più con l’avvicinarsi di una campagna elettorale.

E’ facile riscontrare che la maggior parte degli attuali partiti sono governati da persone non elette democraticamente con assemblee congressuali
, ma designate dai vertici come commissari o quant’altro; non solo, ma spesse volte, le stesse persone occupano anche cariche istituzionali: Comune, Provincia, Regione, Parlamento. In questo modo si assiste che soggetti (coadiuvati da alcuni affiliati) che hanno la capacità di titolarsi di un simbolo, una carta intestata di questi partiti, possono indire e partecipare ai tavoli di programmazione o di esecuzione, cambiando soltanto la veste che l’occasione richiede.

A dimostrazione del poco operato, basta chiedersi quali manifestazioni pubbliche: dibattiti, incontri assembleari, ecc.., con argomenti di interesse di popolo si sono avuti negli ultimi anni. Ne discende che oggi la politica non è sempre partecipazione, idee, progetti, tutela del bene comune, ecc… I veri problemi quotidiani del popolo spesso si accantonano, mentre si evidenzia sempre più il degrado della moralità politica, con ripetuti e diffusi episodi di trasformismo, l’inefficienza e la superficialità imperante a danno della comunità e con la disaffezione crescente della gente. Da ciò l’idea di proporre la creazione del movimento “Liberi e Solidali per Termoli” capace di:

accogliere le idee e la partecipazione di tutte le persone pensanti, della cultura, del lavoro, delle professioni, delle categorie; persone di prestigio che apportano un valore aggiunto, al di sopra dell’appartenenza partitica; persone che si ritengono “liberi e solidali”;
• far crescere la sensibilizzazione e la partecipazione di massa, con incontri, per discutere e decidere su argomenti di interesse comune (turismo, ambiente, infrastrutture, sociale,…) da inserire in un programma da proporre alla condivisione di altri soggetti e movimenti politici;
• creare occasione di far partecipare, emergere e soprattutto proporre persone che finora si sono tenute lontano volutamente dalla vita politica, amministrativa, sociale, presumibilmente anche per l’attuale ruolo non più “maestro” di partecipazione e funzione che oggi molti partiti rivestono, sia di centro destra che di centrosinistra;
• collaborare a far nascere una nuova classe dirigente.

Nicola Felice
Portavoce del movimento
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20 Commenti

  1. A considerare il giorno e se non conoscessi la serietà e la buona volontà del proponente penserei ad uno scherzo di quella burlona della befana. Caro ingegnere credo che ogni iniziativa che abbia come fine quello di migliorare il livello culturale e la qualità dell’impegno politico sia da sottoscrivere e partecipare ma permettimi anche di avere qualche riserva sulla tempistica visto l’approssimarsi della tornata elettorale.
    Comunque sia buon lavoro e tanti auguri.

  2. Io invece concordo con l’iniziativa senza le riserve sopra esposte, poichè considero tutte valide e condivisibili le valutazioni e le motivazioni di base; mi sembra una positiva evoluzione di un percorso partito da diverso tempo. Anche una partecipazione del movimento alle prossime elezioni comunali è più che legittimo. Aspetto di conoscere come poter dare il mio contributo.

  3. e basta!!prima il giornalino… di montano,ora la finta associazione che tra un po’sentirà il DOVERE di correre per il comune salvo poi dissolversi il giorno dopo le elezioni….ma ci considerate proprio con l’anello al naso e la sveglia al collo??

  4. ! Ing. Felice Nicola il solito giochetto…
    Hai! Hai! Hai!…si ripete il giochino…senza mettere la tua faccia…. poichè non hai voti e faresti un tonfo…smettila i cittadini questa volta hanno capito ed imparato … arrivi sempre dopo che altri lavoarano…. questa volta non ce nè per te ……

  5. per A.D.B.
    Non so se un Gattone Felice possa rappresentare la Pace per la nostra città, certo, però, i nomi e soprattutto l’esperienza che propongono farebbero dimenticare le ingiustificate arroganze del Greco § C…. senza dimenticare che si parla di persone capaci di “pescare” competenze in un gruppo di politici che conoscono la realtà termolese. A casa i prestanome… e che si torni, senza paure, ad affidarsi a professionisti della POLITICA.

  6. x termoli71. Se esiste una associazione, esistono anche degli associati….dov’è il giochino? Se l’ing. Felice vuole aggregare persone per ragionare di politica e sostenere questo o quel candidato dov’è lo scandalo? Questa si chiama DEMOCRAZIA….e la democrazia è libertà. Basta con le insofferenze….ognuno dia il proprio contributo come meglio crede.Chi non ne può più ed è insofferente si impegni direttamente, mettendoci la faccia e dando il proprio entusiasmo, tempo, idee alla politica con grande generosità.

  7. x cittadino:Personalmente ho avuto la prima tessera di partito nel 1988 all’età di 17 anni(quella del p.c.i)negli anni a seguire ho seguito le evoluzioni della sinistra e della politica in generale distaccandomi solo quando mi sono reso conto che il personalismo eccessivo e gli interessi personali prevalevano su tutto e tutti…tornando all’associazione e al giornalino di montano io contesto soprattutto i tempi!come mai 6 mesi ing.felice non sentiva il bisogno di ragionare di politica con i suoi 4 amici al bar?come mai montano non aveva necessità poetica in tempi non sospetti?come dicevo prima tutto ciò che avviene in questa città è strumentale e funzionale a qualcosa.NESSUNO ci mette più passione e tu mi vieni a chiedere di mettere la faccia, entusiasmo e tempo? ti assicuro che una volta chiuse le elezioni il giornalino chiude e l’associazione scompare e tutti i propositi di una democrazia partecipata dove le decisione vengono prese collegialmente ,di dialogo con la base ,di coinvolgimento di tutti,vanno inevitabilmente a farsi friggere…è UN FILM GIA’VISTO E RIVISTO

  8. xtermoli71.Si possono condividerle tue delusioni, però se tutti fanno come te che si ritirano e non partecipano più, si vedranno sempre altri film, ma film sempre più di cartoni animati e gli animatori sono sempre più residenti non di Termoli. Allora che fare? accettare supinamente e continuare poi a lamentarci che Termoli è penalizzata, ……..

  9. E’ necessario tornare al passato: partiti, sezioni, convegni, ragionamenti, formazione etc.Purtroppo a tanti ha fatto comodo distruggere tutto…solo per questioni di potere. I cittadini hanno il dovere di tornare a riunirsi per rargionare sui principi e sui problemi…anche, perchè no, nelle parrocchie! Grazie all’Azione Cattolica vi è stata in Italia una classe dirigete comunque all’altezza del proprio compito. Corsi e ricorsi. W Vico

  10. caro TERMOLESE,sono pienamente d’accordo con te!anche la tanto vituperata(per noi)azione cattolica era in realtà una grande scuola di formazione e di pensiero per le generazioni a venire.da quello che era il mio punto di vista invece le sezioni dei giovani comunisti,i viaggi organizzati per il 1°maggio,la partecipazione a manifestazioni nazionali,erano per noi momenti di grossa aggregazione e crescita interiore…l’illusione di appartenere ad un’idea,ad un progetto.oggi invece si ragiona solo per interessi personali e questa è la morte della democrazia

  11. E allora oggi che fare? continuare a stare inoperosi ad osservare in attesa che il sistema cambi? oppure tentare di partecipare ad iniziative con le quali tentare di incidere o spingere a qualche cambiamento non consentendo ai pochi attuali signorotti di continuare la solita recita teatrale?

  12. caro termoli71 non dobbiamo arrenderci.ed abbandonare l’idea che è possibile, dopo il nulla, tornare sui nostri passi e ricostruire con umiltà e coerenza un dialogo politico. In passato i democristiani ed i comunisti insieme sono stati in grado di fare molto per il nostro Paese, anche alcune importanti riforme (prevaleva il bene comune, il bene per il Paese, il principio di coesione sociale). Proviamo ad abbandonare il moralismo, il nuovismo, il giustizialismo, l’attacco personale, le calunnie. Torniamo alla POLITICA autentica, alla visione del mondo e perchè no anche ai sogni e, soprattutto, rispettiamoci come cittadini e come persone.So che la pensi come me…..speriamo che il nostro dialogo possa assere occasione di riflessione.

  13. x termolese
    certo che la penso come te,probabilmente ci conosciamo pure…io sono in attesa che qualcosa o qualcuno mi faccia riaccendere la fiammella della politica,ormai “mi sfogo”solo sul web ed in occasioni di dialogo con persone che vedono la politica come noi.Il mio sogno da ragazzo era una democrazia tipo l’agora’dei greci,la piazza pubblica dove tutti potevano dire la loro liberamente e partecipare alle decisioni cittadine,oggi mi basterebbe un partito che organizza gli incontri e discute delle problematiche con i suoi iscritti.

  14. Condivido. Però occorre riflettere sul fatto che l’agorà dei greci non era un sistema perfetto. Oggi è sicuramente più difficile ascoltare tutti, comprendere le istanze delle varie categorie etc. Alla fine è necessaria una sintesi ed una forte leadership per poter incidere realmente e portare avanti i programmi.
    Come te anche io mi accontento di ragionare all’interno del mio gruppo e sono ben felice di poter dialogare anche con te, che probabilmente su molte questioni la pensi in maniera diversa da me. Questa si chiama democrazia intesa anche come esercizio della ragion pubblica.Ciao

  15. E’ auspicabile la nascita di molti movimenti e liste civiche per dare l’occasione a tante persone nuove di poter emergere ed essere elette. C’è il rischio questa volta di eleggere un sindaco con tanti tutor, ad esempio se dovesse vincere il centrodestra un Di Brino o Campopiano con consiglieri: Vitagliano, Di Rocco, Di Giandomenico, Ferrazzano, ….Stessa cosa si potrebbe avere con la vittoria del centrosinistra con Monaco o D’Ambrosio. Mentre sarebbe il caso di avere un sindaco nuovo di grande esperienza politica e amministrativa capace di tenere unita una maggioranza di consiglieri nuovi e vecchi e che faccia lui da tutor ai consiglieri.