Per tali residui infatti, la normativa prevede uno specifico regime semplificato di gestione, in considerazione del fatto che, se utilizzati secondo i dettami legislativi ed i principi della buona pratica agronomica, gli stessi hanno effetti ammendati e concimanti sui terreni agricoli, riducendo in tal modo l’uso di concimi chimici di natura sintetica.
Le suddette verifiche, pertanto, hanno avuto come obiettivo quello di prevenire e reprimere quelle condotte illecite in grado di dar luogo a fenomeni di inquinamento idrico, del suolo e del sottosuolo. Nel corso delle verifiche dei circa 90 frantoi sottoposti ad accertamenti, sono stati contestati illeciti amministrativi per oltre 18.000 Euro per inosservanza delle prescrizioni e dei divieti previsti per la corretta gestione dei reflui oleari ed è stato inoltre deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare di un frantoio che dovrà rispondere del reato di gestione illecita di rifiuti.