
E’ bene rendere noto a tutti che in fase di definizione della candidatura a sindaco della coalizione di centro destra, da più parti veniva indicata una persona di grande esperienza politica e amministrativa, autorevole e carismatica, che avrebbe assolto in pieno il compito: essere tutore di tutti e riportare al ruolo regionale che merita Termoli e il suo territorio. La proposta, ben nota anche al buon Gianfranco, non è stata supportata dagli attuali rappresentanti del nostro territorio, anzi neanche presa in considerazione: non era confacente ai progetti su Termoli, di chi oggi pone e dispone dell’intero Molise, “meglio Basso”.
La verità non è mai tutta da una parte. Ognuno di noi ha la propria indole, guai ad essere uguali pur avendo avuto esperienza politica, amministrativa e attinto insegnamenti dagli stessi maestri. Chi come me forse ingenuamente ma coerentemente si lascia affascinare da ideali e principi solidi e chi invece, dotato di intelligenza e capacità rare, altrettanto coerentemente è sempre al fianco e a “servizio” del potente di turno per conservare il “potere” anche se un potere riflesso. Peccato! E’ indubbia la gravità dello stato che oggi Termoli e il Basso Molise vivono. Ognuno ha delle proprie responsabilità, ma soprattutto quelli a cui era stato affidato dal popolo il compito di tutelare gli interessi della nostra collettività nelle varie istituzioni. In pratica negli ultimi anni Termoli non ha avuto rappresentanza.
E’ vero, come dice Gianfranco, che la comunità di Termoli è costituita da uomini e donne umili e laboriosi, ma è altrettanto vero che per Termoli oggi occorra una orchestra di orchestranti che suonino una sinfonia e non più, come in questi ultimi anni, solo una nota, la nota del Direttore! Ecco perché chiunque ravvisi questa fase di difficoltà ha il dovere e il diritto di partecipare, nel ruolo che ritiene opportuno, soprattutto deve partecipare chi già nel passato ha tratto benefici. Il popolo elettore deciderà.
*Portavoce del movimento “Liberi e Solidali per Termoli”