CAMPOBASSO _ Onorevole Ministro Tremonti,

la “corrispondenza di amorosi sensi” tra Lei ed il suo collega di partito, il Presidente della Regione p.t. Michele Iorio, merita qualche riflessione disinteressata. Alle sue parole “basta con i Governatori cialtroni”, a qualcuno in Molise devono essere fischiate le orecchie. E dunque tutti a chiedersi “chi sarà il cialtrone di cui parla Tremonti?” Neanche un secondo di suspance che subito il diretto interessato si è consegnato, mostrando il volto e svelando l’arcano. “Iorio replica a Tremonti: il Molise non è una regione canaglia, sul Por 2000-2006 siamo addirittura in overbooking e sul FAS 2007/2013 abbiamo speso già il 14% e impegnato il 30%”. Che “il Nostro” abbia l’inguaribile attitudine di sparare cifre a casaccio pur senza mai illustrare uno straccio di documento ufficiale (anzi talvolta censurandoli), è cosa nota ai molisani (e a questo punto pure al Governo).

Infatti Iorio ha censurato i dati sulla ricostruzione post sisma e la Corte dei Conti lo ha condannato per omessa rendicontazione della spesa; ha censurato quelli sulle performance dell’art. 15 (ripresa produttiva post sisma di cui nessuno si è accorto, soprattutto i cittadini e le imprese del cratere sismico); ha censurato quelli sulla sanità, sia al Consiglio regionale che al Tavolo tecnico dei Ministeri della Salute e dell’Economia, infatti ogni tanto spuntava qualche documento che si erano dimenticati di produrre; ha secretato quelli sulla spesa dei Por 2000-2006 e 2007-2013 e del Fas 2007/2013, infatti ai comitati di sorveglianza i consiglieri di opposizione non sono neppure invitati; ha secretato quelli sull’indebitamento regionali sui derivati (260 Milioni circa), infatti la Corte dei Conti denuncia il “comportamento reiteratamente e pervicacemente omissivo della Regione”.

Di queste omissioni ovviamente la stampa locale non si occupa, troppo impegnata com’è nel gettare la croce addosso a Lei e al Governo Berlusconi rei di essere “nemici del Molise”. Eloquenti i titoli di noti giornali locali, finanziati direttamente dalla Regione con i soldi pubblici (l.r. 28/2009) o indirettamente tramite la Fin Molise spa o tramite privati che hanno commesse milionarie dalla Regione, che da alcuni mesi sono tutti concentrati nell’arduo compito di disinformare i cittadini su chi è il carnefice (cioè Iorio) e chi è la vittima (non certo Lei o Berlusconi, ma i cittadini che pagano più tasse per avere oltretutto meno servizi), ovvero a spiegare che il Molise soffre di ritardi atavici per assenza di infrastrutture e servizi (come se Iorio avesse governato vent’anni con il compito di finanziare Miss Italia con i soldi del terremoto e non con quello di realizzare una modernizzazione del territorio).

Ma a cosa si riferisce Iorio nella difesa d’ufficio del suo glorioso ventennio (ormai al tramonto)? Sul Por 2000-2006: che la Regione sia in overbooking non sono nelle condizioni di escluderlo (visto che, come anticipato, dei rapporti mai vista neppure l’ombra) ma non ho difficoltà a crederci, se in quelle risorse sono contabilizzati anche i fondi del cd. Art. 15 (OPCM 3268/2003 – ripresa produttiva post sisma e post alluvione), affidati quasi sempre direttamente e senza gara, dunque in modo illegittimo e quasi mai nel rispetto delle norme sulla concorrenza: due esempi per tutti, 8 Milioni di euro direttamente e senza gara pubblica ad un privato sprovvisto dei requisiti di moralità professionale per l’acquisto di un catamarano salpato in 5 anni due o tre volte, e 5 Milioni direttamente ad una casa automobilistica senza uno straccio di procedura di evidenza pubblica. Facile spendere in questo modo, no? Da ultimo, con DGR n. 487 del 21 giugno 2010, Iorio e Vitagliano, dopo aver speso decine di Milioni di euro per consulenze esterne per l’assistenza ai fondi strutturali (di cui alcuni Milioni, direttamente e senza gara, al Formez, nel cui CdA siede il Presidente del Consiglio regionale del Molise), prendono atto del ritardo nelle operazioni di chiusura imputabile a loro negligenza (si veda la determina del dirigente del servizio fondi strutturali n. 1/2010) e dunque varano una “sanatoria” per tutti i beneficiari inadempienti rispetto agli incrementi occupazionali richiesti dai bandi a pena di inammissibilità e che sarebbe stato loro dovere effettuare. Dunque, la Giunta ha deciso di considerare realizzati gli adempimenti cui erano obbligati i beneficiari dei bandi Por, e ciò a prescindere dalla verifica effettiva del rispetto degli impegni contrattualmente assunti, che infatti non c’è proprio stata.

Cioè, se la Regione ha finanziato un privato con 1 Milione di euro a fronte dell’impegno ad assumere dieci unità di personale, ed ha invece scartato un concorrente che ne avrebbe assunti solo 8, oggi si rimangia la parola, omette di verificare se e quanti nuovi assunti ci sono, conferma il finanziamento al beneficiario eventualmente inadempiente a cui il finanziamento andrebbe invece revocato, e tanti auguri al secondo classificato che è stato scartato in base ad una circostanza successivamente smentita dalla stessa Regione erogatrice del sussidio pubblico.

Non sembra una truffa politica ai danni della UE, ai danni delle centinaia di imprenditori che hanno concorso sui bandi Por e non hanno ricevuto un centesimo, e soprattutto ai danni delle migliaia di disoccupati molisani che legittimamente confidavano in una assunzione? Sui Fas 2007-2013, Iorio afferma che la Regione avrebbe già speso il 14% dei 470 Milioni spettanti al Molise e impegnato circa il 30. Ma qualcuno sa come, per cosa e in favore di chi sono stati spesi quei 100 Milioni di euro impegnati ed in parte già spesi del Fas 2007/2013? Provo a spiegarlo io, ovviamente restando in attesa di smentite che sarò felice di ricevere e di rendere pubbliche con tanto di scuse. Il Consiglio regionale aveva stabilito di orientare quelle risorse in favore dei territori più svantaggiati della Regione e delle piccole e piccolissime imprese? I Suoi accusatori (Iorio e Vitagliano, PdL) se ne sono fregati e via 100 Milioni in favore di quattro o cinque privati, per operazioni che a mio avviso violano totalmente tutte le normative comunitarie in materia di aiuti di Stato, di concorrenza e di non discriminazione tra operatori economici. Le operazioni si chiamano Fin Molise, Zuccherificio, Gam – Solagrital e Ittierre. Con circa 8 Milioni sono stati liquidati i soci privati della Fin Molise – finanziaria regionale, una scatola erroneamente qualificata come “in house” attraverso cui sono transitate tutte le più discutibili operazioni clientelari del decennio Iorio (Fin Molise è diretta dal segretario politico di una delle liste civiche che sostengono il Governatore e presieduta dal segretario regionale dell’UDC, già commissario dell’ Istituto case popolari che oggi è diretto dal vicepresidente del PdL, già presidente dell’ente agricolo Arsiam oggi amministrato dal segretario della DC di Rotondi, già assessore regionale all’ambiente). Fin Molise, da ultimo beneficiaria dell’affidamento diretto e senza gara di 50 Milioni di euro per le misure anticrisi, che ovviamente sono state un fallimento. La Commissione europea sta già “osservando” l’operazione. Intanto, la notizia che la Banca d’Italia avrebbe avviato il procedimento per la cancellazione della Fin Molise dall’elenco ex art. 107 TUB non è mai stata smentita.

Circa 20 Milioni sono serviti per finanziare l’affaire Gam-Solagrital, ossia una inestricabile operazione immobiliare-finanziaria che fa capo ad una società “in house” immobiliare incaricata di acquistare l’usufrutto su uno stabilimento industriale, di cui tecnicamente si ignora la proprietà, da un soggetto privato che è il garante di un bond milionario emesso da una società anonima con sede in Lussemburgo collegata ad una quotata in borsa del gruppo avicolo. Non risulta che Governo, Consob, Antitrust o Commissione UE siano state interpellate, mentre sembra che sul punto si dovrà pronunciare il Tar Molise. Altrettanti Milioni di euro sono andati in favore della svendita dello Zuccherificio del Molise spa in favore di un privato che si nasconde dietro società di Cipro. Anche in questo caso, zero procedure pubbliche, zero trasparenza, zero concorrenza.

A fronte di circa 50 Milioni di euro di fondi pubblici versati in due anni, la Regione “svende” per qualche centinaio di migliaia di euro la società ad un privato, già noto per ripetuti insuccessi industriali sul settore tessile, beneficiario sempre grazie al provvidenziale intervento di Iorio di 5 Miliardi di lire ovviamente mai restituiti, che oggi acquisisce il controllo di tutta la filiera e garantisce l’operazione con una società che commercia con la Mauritania, la Ifim, che ha dapprima incassato i 5 Miliardi e successivamente è diventata partner di un’altra società anonima lussemburghese, la Soim, ed intrattiene rapporti commerciali con soggetti che negli anni scorsi sono stati anche arrestati in una maxi inchiesta giudiziaria per riciclaggio. Il Tar Molise ha già sospeso tutti gli atti ma la Regione prosegue come se niente fosse.

L’ultima operazione riguarda la garanzia in favore dei fasonisti della Ittierre per i crediti vantati nei confronti dell’azienda per beni e servizi resi e mai pagati. Come è noto, prima che il Suo collega si dimettesse da Ministro (al fine di trovare il tempo per scovare il farabutto che gli aveva pagato il mezzanino vista Colosseo), Scajola aveva commissariato l’industria molisana della moda nelle persone dei commissari Ciccoli, Chimenti e Spada, i quali, invece di verificare il salvataggio industriale come la legge Marzano impone, hanno prontamente proceduto al cd. Spezzatino, nel frattempo affidando consulenze milionarie ai soci di studio di alcuni Vostri colleghi di partito quali l’on. Donato Bruno (come riferisce il Fatto quotidiano e non risulta sia stato smentito).

Ora, allo stato sembra che ai fasonisti non sia stato riconosciuto alcunché, con la conseguenza che la Regione in sostanza sta pagando con proprie risorse (del Fas, appunto) i debiti di Perna verso quelle centinaia di piccoli e piccolissimi laboratori del tessile molisano ormai al tracollo. Ma nel frattempo, altre società concorrono utilmente nell’assegnazione di rilevanti risorse pubbliche del Fesr-Fse 2007/2013 sempre per iniziative nel campo della moda (si veda il bando start up e spin off). Onorevole Tremonti, La prego di non considerare queste riflessioni come un soccorso al Suo Governo né come la solidarietà alla Sua persona per l’ipocrisia dei Suoi ex amici Iorio-Di Giacomo-Vitagliano & co. Niente di tutto ciò. Personalmente non condivido nulla del Governo Berlusconi e della sua politica economica, così solerte nel ripianare i debiti dei comuni siciliani di Palermo e Messina, così rapida nello scudare il rientro dei capitali dall’estero, così ignobile nello scaricare sui cittadini i debiti di Alitalia. Ho soltanto voluto informarLa, nell’ottica di una leale collaborazione istituzionale che forse non ha sin ad ora avuto con i Suoi compagni di partito, di quanto sta accadendo in Molise nel silenzio pressoché generale della politica regionale, della delegazione dei parlamentari molisani, della disinformazione pagati con i soldi dei contribuenti e degli organi di garanzia. 

Massimo ROMANO
Consigliere regionale del Molise Costruire Democrazia

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