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Paolo Marinucci
TERMOLI _ Sulla raccolta differenziata e il concorso “Comuni Ricicloni” organizzato da Legambiente, sento la necessità di sottolineare e spiegare alcune cose in quanto mi dà l’impressione di essere poco realistico e senza fondamenti. “I cittadini si lamentano del servizio e della sporcizia che regna in città e la bassa percentuale di differenziazione effettuata in questi mesi non ha permesso a Termoli la partecipazione all’evento e quindi il conferimento di un premio nell’ambito dei ‘Comuni Ricicloni 2010.” Il premio non viene assegnato per gli obiettivi raggiunti nell’anno in corso ma per l’arco temporale del 2009.

E’ ovvio! Per un premio calcolato su un consuntivo annuale non potrebbe essere altrimenti. In più, la sporcizia non è dovuta alla percentuale di differenziazione, ma è imputabile al controllo che il Comune deve fare verso la Teramo Ambiente (interrogazione del 17 giugno in cui si chiede al Sindaco come mai la Te.Am. non ha rispettato la tempistica della pulizia delle spiagge come da capitolato e determina del dirigente).

La bassa percentuale di differenziazione.” I dati dove sono? Sul sito del Comune non sono pubblicati, come vorrebbe la legge. Come consigliere comunale dopo formale richiesta al settore ambiente, datata 11 giugno 2010, ad oggi non ho avuto risposta motivata dal Dirigente per motivi di “intasamento” del settore. Quindi, su quali fonti si paventa una bassa percentuale di differenziazione?. Nel primo trimestre del 2010 e fino a quando i dati erano disponibili sul sito del Comune i dati della differenziata sono stati i seguenti: Gennaio 55,30% – Febbraio 57 % – Marzo 57 %. La legge prevede per il 2011 un minimo del 60%. Siamo vicini. Si porta al confronto Il Comune di Termoli con il Comune di San Martino in Pensilis.

Termoli: circa 33000 (tendenti al doppio durante i periodi estivi), molte abitazioni condominiali (maggiore difficoltà nella raccolta), un nucleo industriale di un certo interesse, raccolta avviata a novembre 2008 (prova nel quartiere di Difesa Grande) ma in realtà e da considerare a regime solo dopo marzo 2009 (copertura dell’intera città). San Martino: 5000 abitanti, abitazioni soprattutto singole o di piccole dimensioni, raccolta attivata a settembre 2008. E’ improponibile un confronto tra due realtà non omogenee.

Perché la cittadina è stata fatta fuori nel 2010 dall’elenco dei Comuni Ricicloni? Semplice. Si doveva sfondare il 50% della differenziata, per cui, a quanto pare, il servizio non arriva affatto a tale cifra. La domanda allora sorge spontanea: si è arrivati al 52% subendo poi una ‘caduta’ oppure la differenziata ‘termolese’ non ha mai superato il 30% della raccolta differenziata che le ha permesso di tornare a casa con lo Start- Up?” La risposta è semplice. Basta fare i conti. Come detto prima, il premio viene dato su un consuntivo annuale. Esempio.

Da gennaio a giugno si ha il 30%, da luglio a dicembre il 60%. Bene, la media annuale è 45%. Quindi, come si vede anche dal grafico sotto riportato, anche se la differenziata a dicembre 2009 sfiorava il 60%, essendo le prestazioni di partenza più basse, il dato finale è stato tirato giù. La necessità di inviare questa nota proviene da un profondo senso di giustizia e di premura verso la città e l’ambiente. La raccolta differenziata è per legge un dato di fatto ma comunque sia, è un atto dovuto che non può più aspettare di essere applicato nel migliore dei modi onde evitare di essere sommersi dai nostri stessi rifiuti. Il secondo passaggio sarà la riduzione a monte dei rifiuti con la progettazione sostenibile dei confezionamenti e degli inutili “contorni” ai nostri prodotti.

Paolo Marinucci
Consigliere Liberatermoli Comune di Termoli