Fermare il tempo con le immagini e trasformarlo in memoria e pensieri…”L’officina Fotografica” espone Montecilfone

MONTECILFONE _ Una ricerca di un anno approda alle sue conclusioni: un documento fotografico su quanto succede in un paese del Molise in 365 giorni viene raccontato in una corposa mostra in cui il gesto dell’artigiano, il volto del religioso o la corsa del bambino in un campo cercano di fermare il tempo per trasformarsi in memoria e far riflettere. L’intento dei fotografi di Officina Fotografica, stimolato, favorito e condiviso dal Centro Culturale “Gjaku Ssprishur”, è stato quello di costruire un ricco documento che raccogliesse quante più possibili sfaccettature della vita quotidiana di una piccola realtà nei giorni nostri evitando l’atteggiamento nostalgico ma compiacendo l’occhio attraverso l’utilizzo di una attenta ricerca compositiva.

Dalle immagini traspare con evidenza il tratto artistico e creativo proprio nell’intento di potenziare il messaggio che il voluminoso corpus vuole cogliere e trasmettere. L’esposizione fotografica rappresenta una prima tappa della ricerca che una volta completata potrà essere pubblicata in libro fotografico per una maggiore fruibilità e per rafforzarsi come oggetto fisico di memoria storico-sociale.

“E’ stata per noi” –  spiegano alcuni soci di Officina Fotografica- “ una esperienza estremamente interessante quanto impegnativa ma di incredibile arricchimento umano per la disponibilità e il coinvolgimento delle persone a partecipare al progetto”. “ Era necessario che l’occhio del fotografo non fosse quello del freddo reporter “ – spiega il presidente Walter Caterina –  “ né quello del fotografo–turista in cerca di visioni nostalgiche che è ancora possibile incontrare nei nostri paesi. Partecipare agli eventi collettivi di Montecilfone ci ha aiutato ad entrare con immediatezza nella confidenza di tanti avvalendoci così di una preziosa collaborazione.“ “E’ stato piacevole “ – dice Renato Corradi – “ trovarsi di fronte delle persone che in un’epoca minata dal concetto distorto di “privacy” si aprono al prossimo e “donano” la propria immagine senza remore o ingiustificate paure. La genuinità e la disponibilità degli abitan

Memorie Visive
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ti di Montecilfone è stato il nostro maggior stimolo a continuare il lavoro!”

Se lo sguardo dei fotografi cade anche su quegli scorci architettonici che rendono unico un paese, qui, in questa opera , sono gli abitanti nel loro complesso ad emergere e a lanciare, come in un coro, un messaggio di civiltà , di apertura al prossimo e di condivisione delle proprie tradizioni che è piacevole e stimolante incontrare nei nostri tempi.
E se di opera d’arte si deve parlare certamente possiamo dire che la vera “opera d’arte”, più che le immagini, è la vita stessa di questo “mondo piccolo” fotografato con rispetto, competenza e passione da Officina Fotografica.
 
L’ esposizione fotografica “Montecilfone . Un Paese. Un Anno – Memorie visive di vita e tradizione “ aprirà domenica 18 luglio alle 21,00 e rimarrà aperta fino al 16 agosto 2010, presso il Centro Sociale di Montecilfone “O. Buono” ( di fronte al Municipio).