L’Operazione dei Carabinieri scattò nel 2003 e portò a “galla” le nottate “brave” di molti termolesi “bene”. TERMOLI _ Assolti perchè il fatto non sussiste. E’ quanto deciso ieri mattina dai Giudici del Tribunale di Larino a conclusione del lungo processo iniziato a novembre del 2006 sulla mega operazione antidroga “Highlander” condotta dai Carabinieri di Termoli nel 2003 ha visto come imputati 9 persone, tra operai e precari di Termoli accusati di spaccio e di avere un ruolo nei festini a luci rosse a base di droga organizzati nel bar Marconi di Termoli.
I principali imputati hanno patteggiato la pena nella fase iniziale del procedimento giudiziario scegliendo il rito abbreviato mentre solo le persone considerate marginali nell’inchiesta hanno optato per il rito ordinario conclusosi ieri.
Il blitz antidroga scattato nel 2003 determinò 29 avvisi di garanzia, 12 persone in manette tra imprenditori ed insospettabili commercianti della “Termoli bene”, 38 spacciatori tra cui studenti universitari di Pescara e Bologna denunciati a piede libero, 146 persone segnalate in Prefettura come assuntori di sostanze stupefacenti e portò al sequestro di 3 chili e mezzo di cocaina purissima proveniente con probabilità dalla Colombia requisita insieme a 5 chilogrammi di hashish. Questi furono i “numeri” della grossa operazione che impegnò 110 militari, 45 mezzi, 5 unità cinofile di Chieti, Bari e dell’Emilia Romagna e 3 elicotteri.
L’Arma termolese smascherò, a suo dire, l’attività di spaccio di sostanze stupefacenti a base di sesso organizzata dal titolare del locale di Termoli, situato nella piazzetta della città adriatica e che scosse profondamente per diversi mesi l’intera cittadinanza. Secondo gli inquirenti il martedì sera nel locale venivano organizzati festini a base di sesso e cocaina con la partecipazione di volta in volta di una ventina di ragazze tra cui minorenni e donne coniugate.
Queste, all’insaputa dei rispettivi parteners e genitori, erano consenzienti a rapporti sessuali collettivi consumati sui tavoli, sul pavimento e persino sui banconi del locale. Oggi con l’assoluzione degli ultimi 9 imputati, si è chiusa definitivamente l’intera vicenda che ha destato non poco clamore a Termoli. Soddisfatto l’avvocato termolese Domenico Bruno che ha seguito diversi imputati nel procedimento giudiziario.