“L’Innocente” ci riporta al capolavoro di Gabriele D’Annunzio scritto nel 1892, riproposto dal Teatro Stabile d’Innovazione La Piccionaia – I Carrara e Molise Spettacoli, con la complicità dell’esperienza recitativa di Ivana Monti.
L’intreccio parla di un infanticidio, di una malattia psichica e di un amore nevrotico, ma innanzi tutto è la storia di una confessione. Il protagonista è il tipico eroe (anti-eroe) dei romanzi dannunziani. Tullio Hermil è un ricco e nobile intellettuale nel quale, a parte il particolare dell’agiatezza, possiamo ritrovare facilmente le peculiarità, i paradossi, le manie, gli eccessi di un personaggio che ricorda l’autore del romanzo. “L’innocente” mette in risalto i temi dell’estetismo, edonismo ed erotismo. Magistrale è la capacità di D’Annunzio di tratteggiare i minimi cambiamenti d’animo dei protagonisti, seguendoli anche negli antri più reconditi del conscio e dell’inconscio, dando una struttura ineccepibile alle numerose sequenze riflessive. Con questo testo, il Vate anticipa le tragedie dei nostri tempi.