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PETRELLA TIFERNINA _ Si è tenuto a Petrella Tifernina nel pomeriggio di domenica 17 ottobre 2010, l’incontro – dibattito a tema “ rifiuti tossici? No grazie”, appuntamento voluto ed organizzato dall’Assessore provinciale al Turismo e Sport Pietro Montanaro. Al tavolo dei relatori il Consigliere regionale Michele Petraroia, l’Arch. Emilio Galuppo, l’Avvocato Monica Di Meo, il Dott. Bartolomeo Terzano , Nicola Muccino. Il dibattito si è tenuto presso la sala comunale Belvedere, gremita di cittadini sia petrellesi, che giunti anche dai paesi limitrofi, vista l’importanza del tema in discussione.

Intanto sono molto soddisfatto per la numerosa risposta, la sala è gremita e questo vuol dire che l’argomento, oltre ad essere di attualità è sentito da tutti voi. Vi chiederete come mai un Assessore al Turismo promuova un incontro del genere – afferma Pietro Montanaro – in realtà, facendo parte del comitato “No inceneritori in Molise”, abitando a Petrella, mi sento in dovere di difendere il territorio ed allo stesso tempo di informare i cittadini, perché sappiano a quali conseguenze potrebbero andare incontro. Questa sera rappresento l’Assessorato al Turismo della Provincia e parlo anche a nome di Carmine Perugini, Presidente del Consiglio provinciale e Vincenzo Di Narzo, Presidente della Commissione Cultura e Lavori Pubblici che hanno sposato questa causa, anche se per forza maggiore non sono presenti. Con molti sforzi e sacrifici sto lavorando per promuovere il nostro territorio, le bellezze architettoniche ed artistiche, pertanto sia gli inceneritori che le pale eoliche, in merito all’eolico selvaggio, oltre al danno ambientale sono dannosi per la salute dei cittadini, per cui ho voluto organizzare questo incontro, e ringrazio anche il Sindaco Fulvio Di Lisio e la Giunta comunale per aver permesso tale evento, con ospiti competenti sia in materia di delibere regionali, in materia giuridica e medica”.. Il primo intervento affidato a Nicola Muccino, componente del Comitato No inceneritori in Molise. “ La domanda che tutti ci pongono è perche siamo contrari agli inceneritori in Molise.

Bisogna dire innanzitutto che quasi la totalità di sostanze che confluiscono nello stoccaggio sono di derivazione industriale e non prodotte in Molise. Non vogliamo creare allarmismi, ma stiamo cercando di informare i paesi limitrofi a Montagano, dove l’inceneritore dovrebbe essere installato, per sensibilizzarli ed unirsi a noi. Ringraziamo il Consigliere Michele Petraroia, che ci ha informati di ciò che stava succedendo in regione. Con delibera n. 674 del 6 agosto 2010, la Giunta regionale, rispondendo ad una specifica domanda avanzata dalla ditta Giuliani Enviroment in data 26. 01. 2010 ha deciso di autorizzare la stessa alla realizzazione e gestione di un centro di stoccaggio di rifiuti in agro di Montagano, locale Colle Santo Ianni a circa 300 metri dall’attuale discarica di rifiuti urbani. La cosa grave è che è stato autorizzato lo stoccaggio di rifiuti pericolosi come acido solforico e solforoso, idrossido di calcio, carbone attivo e filtri dell’olio, pitture e vernici contenenti solventi organici o altre sostanze pericolose, soluzioni di industrie cinematografiche ed altri rifiuti contenenti mercurio.

C’è da dire anche che sono state fatte tre conferenze di servizio a cui ha partecipato lo stesso sindaco di Montagano, Enrico Galuppo, che ha espresso parere favorevole a tale installazione. Noi ci chiediamo come mai la delibera è stata tenuta nascosta, la realizzazione affidata ad un privato e nel momento in cui la Regione ravvisa tale necessità perché sceglie un paese del Molise centrale e non invece un luogo vicino ai nuclei industriali come Termoli o Isernia?Come comitato chiediamo che la Giunta regionale revochi questa delibera ed istituisca un tavolo di lavoro a cui vengano invitati i rappresentanti di istituzioni locali, i rappresentanti politici e le associazioni ambientaliste”.

La parola passa poi all’Architetto Galuppo: “La discarica di Montagano è nata negli anni ‘90, quando si ravvisò la necessità di una discarica comune ai paesi della Comunità Montana Centrale, oggi, dopo 20 anni, e dopo vari ampliamenti, dobbiamo ricorrere a proteste, raccolte firme, ricorsi al Tar. Ogni anno arrivano nella discarica di Montagano circa 50.000 tonnellate di rifiuti, non solo da Molise, come potete ben immaginare, e purtroppo arrivano camion senza alcuna autorizzazione prefettizia di cui non si conosce né il carico né la provenienza. Siamo arrivati a 12 ettari di discarica. L’ipotesi di un inceneritore che sparge fumi e ceneri tossiche, che arriverebbero fino ad Isernia, capite è un grosso problema. E’ un danno ambientale ma anche un danno alla nostra salute che noi non possiamo permettere”.

L’atteso intervento del Consigliere regionale, Michele Petraoia non tarda: “A tutto ciò che è stato detto vanno aggiunti altri particolari. Ciò che si sta verificando a Montagano non è legale. La legge nazionale stabilisce che vengano smaltiti i rifiuti nella regione in cui si producono, nel 2008 in Molise erano presenti 176mila tonnellate, questo vuol dire che il 30% arrivava da fuori regione, ancora il Decreto legislativo n. 36 del 2003 introduce vincoli per la localizzazione di piattaforme per lo stoccaggio, il trattamento ed il recupero dei rifiuti speciali pericolosi e gli stessi sono stati recepiti dal piano regionale di gestione dei rifiuti e da quelli provinciali che prevedono l’insediamento nei pressi delle attività di produzione delle stesse, in prossimità di aree industriali. Si è accertato che ci sono circa 36.000 tonnellate di rifiuti, un quarto del totale dei rifiuti conferiti nelle discariche molisane provengono da altre regioni, contrariamente a quanto dispone la normativa nazionale.

Consideriamo ancora un altro fatto, non c’è controllo. Non si può pensare che l’Assessorato all’Ambiente, uno dei più importanti sia formato da 24 persone, tra l’altro non operative, che dovrebbero controllare le emissioni in atmosfera, gli scarichi delle acque, i siti inquinati, le torri eoliche. Abbiamo un piano regionale dei rifiuti vecchio di otto anni. Per cui ho presentato una mozione per avviare un confronto in sede istituzionale per aggiornare il piano Regionale di gestione dei rifiuti”.Breve ma incisivo l’intervento dell’avvocato Monica Di Meo” Dobbiamo farci anche un’altra domanda: quale vantaggio si ottiene da un impianto di rifiuti tossici? Il Molise non è una regione industrializzata, per cui i vantaggi economici sono a solo vantaggio del privato. Dietro l’inceneritore non c’è alcun interesse pubblico, ma solo privato, in più consideriamo lo svantaggio in termine di salute per i cittadini, per il territorio e per l’agricoltura, settore che sarebbe gravemente penalizzato.

Tutto ciò la Regione lo sapeva, ma la delibera è stata emanata in sordina. Una volta saputo, insieme al comitato abbiamo chiesto un incontro all’Assessore all’Ambiente Salvatore Muccilli, ma siamo stati ignorati. Per quanto riguarda la normativa di rifiuti tossici necessita di una specifica autorizzazione, più articolata dove ha peso anche la valutazione di impatto ambientale. Il Comitato, di cui faccio parte, continuerà a sensibilizzare i cittadini ed a raccogliere firme, come ultima azione ci riserviamo infatti di ricorrere al TAR”. L’incontro promosso dall’assessore provinciale Montanaro si è protratto per ben tre ore, dopo gli interventi dei relatori, numerose le domande dei cittadini, incuriositi e preoccupati per la sorte dei paesi delimitanti con l’agro di Montagano.

Mariateresa Di Lallo

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