TERMOLI _ Il Partito della Rifondazione Comunista del Molise intende denunciare la grave situazione che si sta verificando in questi giorni ai danni dei cittadini termolesi e bassomolisani. Sono stati, infatti, sospesi fino al 2011 presso il nosocomio adriatico esami diagnostici di primaria importanza (radiografie, ecografie, doppler, esami cardiologici, ecc.), allungando in modo terrificante le liste d’attesa e costringendo i cittadini che hanno necessità a ricorrere a strutture private e a sborsare ingenti somme. Gli addetti ai lavori giustificano tale drastica scelta come conseguenza della grave carenza di personale nei reparti e della mancanza dei turn over.

Tale situazione si è determinata a causa del blocco delle assunzioni a cui il Governo Regionale ha dovuto ricorrere per colmare il tragico dissesto sanitario. Di questo bel “regalo” dobbiamo ancora ringraziare il nostro Governatore, che adesso sta attentando seriamente al diritto alla salute dei cittadini molisani. In questa drammatica situazione, inoltre, risulta assordante il silenzio del Sindaco di Termoli, primo garante della salute dei cittadini -che tace su molto altro ancora!- .

Gli stessi sindacati dei comparti pubblici risultano assenti o poco solerti nel denunciare questa situazione che colpisce direttamente e drammaticamente le già tartassate famiglie. A tal proposito, Rifondazione Comunista annuncia battaglia predisponendo iniziative mirate a partire dal primo appuntamento di protesta per la mattina di venerdì 22 ottobre, con l’organizzazione di un presidio con volantinaggio d’innanzi l’ingresso dell’ospedale di Termoli.

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