TERMOLI _ Il Molise è l’unica regione d’Italia in cui tutti i centri nascita ospedalieri offriranno la possibilità di donare il sangue del cordone ombelicale. E’ quanto dichiarato oggi dalle due ematologhe del politiclinico Gemelli di Roma arrivate al San Timoteo di Termoli per dare il via allo “start-Up” dell’importante progetto. Maria Bianchi e Luciana Teofili sono rimaste nella divisione Ostetricia, diretto da Bernardino Molinari, unitamente al Primario del Centro trasfusionale Pasquale Spagnuolo (nella foto) per l’intera mattinata per la consegna del materiale agli operatori in servizio. Le ostetriche ed i medici del reparto hanno già sostenuto una formazione per tale iniziativa che, dopo tanta attesa, finalmente parte in grande stile.
“La donazione del cordone ombelicale _ hanno dichiarato le due dottoresse _ è una importante opportunità per la coppia di fare un gesto di grande solidarietà per i bimbi talassemici ma anche per tutti coloro affetti da patologie gravi. Con le cellule staminali si può guarire da forme tumorali di vario tipo”.
Il cordone ombelicale che fino ad oggi è stato gettato può avere un effetto terapeutico fondamentale e definitivo per i malati sia bimbi che adulti. Deve contenere per essere utilizzabile un minimo di cellule staminali e può essere prelevato sia in caso di parto cesareo che naturale. Il sangue, una volta prelevato, viene conservato in sacche al freddo e successivamente trasportate nella Banca del Cordone ombelicale presso il Policlinico Gemelli di Roma. L’operazione è indolore e non ha un costo per la donatrice ma solo per l’azienda sanitaria.
Al San Timoteo i medici del reparto hanno annunciato l’attivazione di un laboratorio ad hoc per tale operazione. La donna in gravidanza deve dare il consenso prima del parto. Il neonato, a qualche mese dalla donazione, sarà sottoposto ad una serie minuziosa di accertamenti per verificare il suo stato di salute ed accertare in tal modo che si sta sviluppando bene senza problemi congeniti o di patologie acquisite.
Il cordone sarà conservato con tutte le accortezze sulla base delle normative nazionali in vigore. Per quanto concerne il suo utilizzo, qualora dovesse essere destinato al trapianto, i donatori saranno informati. Lo stesso potrà essere utilizzato per eventuali esigenze anche dalla famiglia degli stessi donatori qualora dovesse essercene bisogno ed il sangue non è ancora stato assegnato a nessun paziente.
Molte le richieste di donne in gravidanza interessate alla donazione già pervenute agli operatori sanitari.
La donazione, secondo le operatrici del Gemelli di Roma, rappresenta la soluzione migliore anche rispetto alla conservazione privata in banche estere del cordone il cui costo supera i mille euro.
In quest’ultima ipotesi, la famiglia che fa congelare il cordone presso una banca estera o a San Marino non è a conoscenza se il sangue ha il contenuto adeguato minimo di cellule staminali per cui si rischia di conservarlo ma non è idoneo e successivamente in caso di bisogno spesso e sconsigliato trapiantare lo stesso sangue in un familiare.
Al San Timoteo di Termoli dalla prossima settimana sarà possibile effettuare la donazione. La Banca del Cordone ombelicale del Gemelli è consultabile sul sito www.graziemamma.it