In un mondo globalizzato, e ancor più in un momento di crisi come quello che stiamo affrontando, lo sviluppo sociale ed economico passa necessariamente attraverso la consapevolezza del ruolo della donna e la scelta di investire risorse in politiche sociali, volte al miglioramento della condizione femminile in Italia, deve essere sostenuta da chi governa .
Oggi la pensione delle donne è in media più bassa del 30,5% rispetto a quella degli uomini ; nelle nostre università, il maggior numero di laureati è donna ma le percentuali precipitano per quanto riguarda ricercatrici e professoresse ordinarie. L’immagine femminile è purtroppo ancora un’immagine mediatica di sottomissione ed oggettivizzazione nei confronti dell’occhio maschile e la violenza domestica è tra le principali cause di morte e invalidità permanente per le donne tra i 14 e i 50 anni, che spesso pagano il prezzo della propria emancipazione sociale e culturale.
“Mi auguro che questa giornata ci trovi unite , nella consapevolezza che c’è ancora molto da fare. Per segnare un vero cambio di rotta,- conclude l’onorevole- dovrebbe essere ogni giorno l’8 marzo”_ ha concluso l’onorevole Anita Di Giuseppe.
???
ma parla ancora lei? lei che durante il suo mandato di sindaco non ha nominato assessori donne pur avendole in maggioranza? parla ancora lei che ha un avviso di garanzia per le baggianate fatte al porto turistico di campomarino? lei che deve ubbidire al padre-padrone di pietro?. per favore, meglio il silenzio. è più dignitoso.
off
si meglio spegnere un on così. prove tecniche di riciclo? non consentito.