guardiafinanzaISERNIA – Centoquarantaquattro indagati complessivamente, 23 amministrazioni comunali delle province di Campobasso e Isernia coinvolte, 47 appalti pubblici “sospetti” per un importo di 27 milioni di euro e un danno erariale stimato superiore ai 5 milioni di euro.
La Guardia di Finanza di Isernia ha concluso una mega inchiesta sugli appalti pubblici in regione che vede iscritti sul registro degli indagati imprenditori, dipendenti pubblici, amministratori locali tra cui anche alcuni sindaci.


Le ipotesi di reato piombate sul capo dei coinvolti, vanno dall’associazione a delinquere,
corruzione, turbata libertà degli incanti, truffa aggravata e falsità ideologica.

L’indagine ha impegnato le Fiamme Gialle per oltre un anno. Secondo la Procura isernina, al centro dell’inchiesta spiccherebbe una figura,  un imprenditore e da un sindaco della provincia di Isernia, dipendente della Regione. Durante le indagini ci sono state numerose perquisizioni, sequestri e acquisizioni di documenti. Sono stati accertati casi di sorteggi truccati, falsificazione di atti amministrativi e simulazione di necessità di urgenza.
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