
I nostri padri ci hanno lasciato un paradiso mentre i nostri figli erediterebbero linferno ! Ora io rivolgo a voi un accorato appello affinch Vi attiviate nel contrastare l’ingiusta logica delle decisioni prese sulla base esclusiva di calcoli elettorali che vedono noi molisani, numericamente insignificanti ai fini elettorali , destinati a subire una sorta di dittatura della democrazia che ci vede sempre e comunque perdenti nei numeri ( solo circa 200.000 votanti , meno di un quartiere di Roma ) , una pericolosa malacrazia , schiavi per sempre di una nuova forma di tirannia.
A motivo di questo distorto uso della politica temiamo di diventare la pattumiera dItalia . Con questa logica diventa infatti comodo ed indolore , per qualunque partito , spinto da una logica di parte , poter fare sul nostro territorio tutto ci che altrove indesiderato da altri . Al contrario la vera democrazia invece esalta le idee e la loro capacit persuasiva ,che unisce i cittadini , fuggendo dallimperio degli sterili numeri avulsi dal buon senso , da cui scaturiscono decisioni che dividono e demoliscono la fiducia dei cittadini nello stato e nelle istituzioni . Appare evidente che la finta democrazia dei numeri ci vede sempre perdenti ed per questo che chiedo a Voi, autorit dello Stato , la possibilit di vedere perequati i diritti dei cittadini Termolesi e Molisani con la effettiva possibilità di poter decidere del nostro presente e del nostro futuro con criteri pi equi e condivisi da tutti superando la mera ed esclusiva logica matematica e partitica.
Mi rivolgo a voi non gi e non solo per scongiurarVI di intercedere per noi al fine di evitare linstallazione della centrale nucleare , dei pali eolici nei pressi delle spiagge molisane ed impedire le trivellazioni per la ricerca del petrolio alle isole Tremiti, ma soprattutto mi rivolgo a voi per la difesa del diritto alla autodeterminazione del popolo molisano che rischia altrimenti di essere schiavizzato dalla dittatura dei numeri e dei sondaggi , vassallo di uno Stato patrigno ed usurpatore, nemico e lontano.