CAMPOBASSO _ E’ approdata in Consiglio regionale la vertenza dei 14 lavoratori della Q.E.I. srl senza stipendio da 7 mesi e in Cassa integrazione ordinaria dall’11 maggio scorso a causa del contenzioso sorto tra Molise Dati (ente strumentale della Regione e stazione appaltante) e l’impresa appaltatrice Q.E.I. srl. Il contenzioso ha per oggetto il mancato pagamento alla Q.E.I. dei canoni mensili come previsto nel contratto. L’appalto in questione, è opportuno evidenziare, ha per oggetto il progetto MEF di monitoraggio e validazione della spesa farmaceutica territoriale convenzionata fortemente voluto dalla Regione Molise in seguito ad un protocollo d’intesa siglato nel 2005 tra Regione e ministero dell’Economia e Finanze. La Regione ha investito molto sul progetto spendendo finora oltre 5 milioni di euro di soldi pubblici per la progettazione di un sistema che avrebbe dovuto mettere sotto stretto controllo la spesa farmaceutica regionale.

Ma ad oggi è risultata chiara la volontà dell’istituzione regionale di non voler adempiere a quanto stabilito nel contratto siglato nel 2006 tra la Molise Dati e la Q.E.I. srl titolare di un sistema brevettato e ritenuto dalla Regione idoneo allo scopo e collaudato dalla stessa con esito positivo già due anni fa. L’incapacità gestionale della Regione sta portando i lavoratori dritti-dritti verso i licenziamenti e per i cittadini molisani la certezza che il proprio governo regionale è stato capace di sperperare allegramente oltre 5 milioni di euro di denaro pubblico. La presa in giro. Il Consiglio regionale, nella seduta del 27 luglio, ha approvato un ordine del giorno a firma dei consiglieri Chierchia e Incollingo che impegna la giunta regionale a verificare ed eventualmente mettere in pratica tutti gli strumenti possibili per il sostegno al reddito e per il reimpiego dei lavoratori anche prevedendo una stabilizzazione in Molise Dati.

Quest’ultimo punto è stato sollecitato dal consigliere Romano poiché i lavoratori hanno svolto il proprio lavoro sempre e solo per l’unico committente, appunto Molise Dati. La Fiom-Cgil si chiede però che sostegno al reddito può essere attuato se, come sembra, alla scadenza della Cigo, il 10 agosto, la Q.E.I. srl farà partire le lettere di licenziamento? Per la Fiom-Cgil la presa in giro è chiara: dietro l’approvazione dell’ordine del giorno si nasconde la volontà di rimettere il futuro dei lavoratori e delle proprie famiglie nelle mani della Giunta regionale che però finora non è stata in grado di garantire la prosecuzione del Progetto MEF. La Fiom-Cgil vede tra le righe di questa approvazione un disegno propagandistico.

La campagna elettorale entra nel vivo e il consenso si costruisce anche con le promesse di reimpiego. Per garantire il futuro occupazionale e per dare un senso alle ingenti somme spese finora sarebbe bastato affrontare seriamente la questione obbligando magari i farmacisti ad utilizzare il nuovo sistema. Per qualche luminare di Molise Dati la cosa era possibile ma evidentemente la categoria dei farmacisti è abbastanza forte dal punto di vista elettorale. Meglio non pestarle i piedi e gettare sul lastrico 14 famiglie e inventarsi qualsiasi impedimento normativo che ostacola la prosecuzione del contratto. Intanto il contenzioso prosegue il suo iter nelle aule dei tribunali e, qualora un giudice dovesse dare ragione alla Q.E.I. srl, la Regione e Molise Dati saranno costretti a sborsare un risarcimento milionario all’impresa appaltatrice. La presa in giro consiliare si è rafforzata allorquando il consigliere regionale Romano ha chiesto il rinvio della discussione chiedendo alla Giunta di intervenire, al successivo appuntamento, sulla questione rispondendo direttamente alle accuse che le vengono mosse di non aver saputo o voluto portare avanti il progetto. Ma il Consiglio regionale si è chiuso a difesa del fortino.

Si è espresso contro il rinvio della discussione. Meglio non far conoscere all’opinione pubblica le imbarazzanti condotte della Giunta regionale e di Molise Dati. Siamo pur sempre in campagna elettorale! La Fiom-Cgil, alla luce di quanto successo, è ancora più preoccupata per la sorte dei lavoratori anche perché la Cigo scadrà il prossimo 10 agosto e sono ancora in attesa del pagamento da parte dell’INPS e auspica da parte dei media locali una puntuale e precisa informazione sulla questione senza alcun tipo di censura che sa tanto di servilismo. La Fiom-Cgil, infine, chiede a Molise Dati e Regione di smetterla di mettere in giro voci di segreti incontri con i legali della Q.E.I. srl per sottoporre ipotesi di transazioni al contenzioso in corso. Incontri in realtà mai avvenuti e che producono inutili illusioni ai lavoratori.

Segretario Regionale FIOM-CGIL Giuseppe Tarantino

Articolo precedentePensionata di Gildone scompare da casa. Attivate le ricerche a 360 gradi
Articolo successivo“Versi di vini” a Larino