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HappyFamily
La ex struttura turistica Happy Family
CAMPOMARINO – Sono 200 gli immigrati nel centro di accoglienza situato dietro l'”Happy Family”, situato nel Lido. Si tratta di una struttura turistica che, nella parte retrostante, ospita i richiedenti asilo. La zona riservata ai profughi è composta da bungalow dove sono alloggiati un centinaio di stranieri ed un secondo modulo  dove sono ospitati gli altri 100, con due ingressi diversi ed indipendenti. I migranti presenti sono per lo più pakistani e afgani. L‘intero complesso è gestito da tre cooperative: Marinelle, L’Impronta e Pianeti Diversi, riunite in un Rt: raggruppamento temporaneo di imprese.

La parte anteriore dell’Happy Family è rimasto agri-villaggio, tuttora aperto e dedicato alle famiglie. Attualmente ci sono già prenotazioni per l’Estate. 

Altri immigrati, circa 80, sono ubicati in un secondo albergo, situato sempre nel Lido di Campomarino, denominato “Sweet Dreams”. Sempre a Campomarino sono stati trasferiti gli ospiti del centro di accoglienza di Termoli  dopo la chiusura dell’Hotel Modenese dai Nas per carenza igienico-sanitarie.

“Umanamente non si possono chiudere le porte in faccia ai migranti in cerca di una vita migliore ma allo stesso momento bisogna mettere in campo le attività di polizia per i controlli. Sono contento che siano riusciti a trovare questo straniero perché tuteliamo la nostra comunità e salviamo dal giudizio collettivo le tante brave persone che ci sono” commenta il sindaco di Campomarino Gianfranco Cammilleri dopo l’arresto del somalo per aver inneggiato ad atti terroristici.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

1 commento

  1. PROFUGHI
    Questa politica “buonista”dell’accoglienza indiscriminata dei migranti, sta producendo risultati deleteri. A parte i costi dell’operazione, che in un periodo di grande difficoltà economica, non possiamo permetterci, ma anche sotto un profilo umano. Non è dignitoso per questa gente vivere come fanno in queste strutture, senza un impiego, un lavoro o semplicemente una occupazione giornaliera. Bivaccano da mattina a sera. Si alzano la mattina e aspettano l’ora del pranzo per mangiare, poi nell’ozio più totale aspettano la sera per la cena e poi per andare a letto. Il giorno seguente. IDEM! Ma sono esseri umani o pecore all’ovile? Io dico che se devono venire ed essere ospitati, bisogna proporre loro un programma di inserimento, che prevede una possibilità di dar loro un lavoro, una scuola dove imparare l’italiano e la possibilità di integrarsi con la collettività locale. In tanti mesi che vivono ai nostri margini, non c’è stato nessun contatto con la comunità locale. Indifferenza totale! Io dico, a chi predica l’accoglienza, che questo che stiamo facendo non è prima di tutto dignitoso per loro, poi vengono tutti gli altri problemi, dal rischio islamizzazione dell’Europa, al rischio terrorismo, ai costi che non possiamo permetterci, fino al rischio insofferenza, perchè quando si tratta di ospitare troppa gente straniera, anche chi come me che non è stato mai razzista, diventa INTOLLERANTE verso questa gente e verso l’islam, anche per via di tutti questi attentati subiti.