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TERMOLI _ ”I dipendenti dell’Inps di Termoli uscivano dall’ufficio per svolgere mansioni legate all’attivita’ lavorativa e non commissioni private”. E’ quanto hanno dichiarato ieri mattina nel Tribunale di Termoli, durante l’udienza del processo sull’assenteismo dell’Inps della città i testimoni della difesa rappresentati da sindacalisti e dipendenti di Patronati del posto. Inizialmente furono 16 gli impiegti della zona rinviati a giudizio lo scorso 22 ottobre 2008 per il reato di truffa.

I dipendenti finirono nei guai a seguito di un’indagine sull’assenteismo negli uffici pubblici condotta dai Carabinieri a gennaio 2008.

I ‘colletti bianchi’ interessati da provvedimenti interdittivi da parte del gip del Tribunale di Larino Roberto Veneziano erano stati scoperti dai militari a fare shopping, a portare a spasso il cane o a fare faccende personali durante l’orario di ufficio.

Ieri i testimoni della difesa interrogati dal penalista Antonio De Michele hanno scagionato gli imputati.

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8 Commenti

  1. Arrivano i nostri
    I testimoni della difesa non potevano che appartenere a altre due categorie di “grandi lavoratori”: Sindacati e Patronati, come dire resta in famiglia. Per il bene della collettività si spera che la giustizia sia imbeccabile con la giusta sentenza che questi signori meritano.

  2. Dubbio
    Se i carabinieri hanno scoperto i dipendenti INPS a fare shopping, a portare a spasso il cane o a fare faccende personali durante l’orario di ufficio e se i testimoni (Sindacati e Patronati) hanno sostenuto che quei dipendenti uscivano dall’ufficio per svolgere mansioni legate all’attivita’ lavorativa e non commissioni private LA VERITA’ E’ UNA SOLA: QUALCUNO MENTE.
    A mio avviso i giudici devono procedere contro i carabinieri oppure contro quei dipendenti ed i loro testimoni. Spero tanto che non finisca a tarallucci e vino ….

  3. L’accusa ha portato i carabinieri che hanno visto e filmato alcuni dipendenti dell’Inps di Termoli uscire e rientrare dall’ufficio senza timbrare il cartellino segnatempo: La difesa ha iniziato a portare testimoni che hanno visto uscire i dipendenti, ma li hanno visti andare a svolgere compiti istutuzionali presso i patronati e presso l’ufficio del lavoro. Due verità per un unico fatto e cioè per l’uscita dalLa sede senza timbrare il cartellino. La differenza è che i carabinieri hanno visto uscire e rientrare in ufficio,senza indicare la destinazione. I testi privati confermano l’uscita dall’ufficio, ma indicano la destinazione.

  4. x Papalla
    Non mi sembra che ai dipendenti INPS sia contestato solo l’uscita ed il rientro dal posto di lavoro senza timbrare il cartellino (operazione obbligatoria e non facoltativa). Ho sentito parlare anche di shopping, di portare a spasso il cane o di fare faccende personali durante l’orario di servizio….. Penso che bisogna accertare la verità e poi procedere, nel rispetto della legge, punendo i carabinieri (se hanno documentato situazioni false) oppure gli indagati ed i loro testimoni. A proposito questi ultimi sui cani portati a spasso cosa hanno affermato?

  5. x Papalla
    A parte la questione grave, anzi gravissima, della mancata timbratura del cartellino segnatempo da ex dipendente della pubblica amministrazione faccio presente che i compiti istituzionali da svolgere fuori la sede riguardano non tutti i dipendenti e cioè solo quelli con l’incarico a trattare certe attività, solo presso alcuni uffici qualificati da raggiungere con itinerari più brevi possibili e senza cani al seguito.